A Milano Enav sperimenta la torre di controllo virtuale: Malpensa gestisce anche i voli di Linate

Enav
La Torre di controllo dell'aeroporto di Malpensa, gestita da Enav.

Enav sperimenta la torre di controllo virtuale, e Malpensa gestisce in remoto i voli dell’aeroporto di Milano Linate. “Negli ultimi giorni (Malpensa) ha gestito con successo, senza incidenti e in assoluta sicurezza oltre 100 movimenti al city airport meneghino” ha spiegato Maurizio Paggetti, direttore operazioni dell’Enav. Atterraggi e decolli sono stati gestiti quindi dalla torre di controllo più alta d’Italia (80 metri di altezza), al 3° aeroporto italiano più trafficato (450 voli in partenza tutti i giorni), a 70 km di distanza. Come? Tramite un’adeguata copertura di telecamere, che inviano le immagini in tempo reale ai computer connessi in Rete. Una tecnologia che in teoria tra qualche anno potrebbe evitare al controllore di volo di recarsi fisicamente in aeroporto.

Come riferisce Il Corriere.it, la virtualizzazione delle torri di controllo è l’ultimo tassello di RACOON (Remote Airport Concept Of Operation), un progetto comunitario di cui Enav è coordinatore e promotore in ambito di SESAR (Cielo Unico Europeo). E se Malpensa rappresenta la prima vera applicazione di questa tecnologia in un aeroporto commerciale di grandi dimensioni, l’aeroporto telecomandato in realtà è già operativo, anche se in scala ridotta. La Svezia, per esempio, gestisce il piccolo aeroporto di Örnsköldsvik da una torre di controllo remota a Sundsvall, a 123 km di distanza. Saab, che ha disegnato questo modello, sta mettendo a punto una torre di controllo in Australia che seguirà da Adelaide decolli e atterragi di Alice Springs, lontana 950 km. E in Norvegia è stato approvato un piano per unire in un’unica struttura la supervisione di 15 aeroporti, mentre gli USA sperimentano il servizio in scali regionali come Leesburg in Virginia e Fort Collins. Tutte le agenzie del pianeta stanno perciò lavorando per introdurre il servizio in tempi stretti. Ma il timore, come sempre accade per le novità tecnologiche, è che rendano superfluo l’impiego di controllori “umani”. Questo “Non è un rischio – spiega l’amministratore delegato di Enav Roberta Neri -. I controllori di volo saranno semmai ancora più competenti. Perché dovranno gestire più velivoli”.