“Il 33,3% degli under 25 in Italia considera il viaggio come una delle priorità della vita”. Questo il dato principale della ricerca intitolata “Millennials in fuga? No, in viaggio” effettuata daEpisteme, società italiana che effettua ricerche in supporto ai processi decisionali, illustrati ieri a BTO 2015 dalla presidente Monica Fabris.
La ricerca, effettuata nel corso del 2015, ha preso in considerazione 4000 casi, rappresentativi della popolazione italiana.
Secondo lo studio, quindi, un under 25 su tre considera il viaggio come prioritario, dopo gli affetti personali (51,9%), il desiderio di arricchire le proprie conoscenze (40,6%) e il sentirsi al riparo dai pericoli (38,8%). Secondo la ricerca il 66,4% dei giovanissimi (under 25) e il 53,4% dei giovani (25-34 anni) cercano ogni anno di organizzare un viaggio per visitare un posto in cui non sono mai stati (per il totale popolazione il dato si assesta sul 51,7%).
Entrambe le generazioni sono alla ricerca di situazioni nuove, stimolanti e in cui sia presente il gusto del rischio e dell’avventura (64,3% dei giovanissimi e il 63.5% dei giovani). Ben il 54,7% dei giovanissimi e il 52.8% dei giovani amano trovarsi in situazioni sconosciute e circondati da persone nuove (per il totale popolazione questo dato scende al 51,5%).
Restare sempre connessi a Internet durante i propri spostamenti è un bisogno quasi primario per i giovanissimi, ben l’83,5% infatti è molto o abbastanza d’accordo con questo item, mentre la percentuale scende al 57,5% dei giovani 25-34enni e scende ulteriormente se si considera il totale popolazione (50,3%).
Per il 35,3% degli under 25 «è fondamentale condividere le esperienze personali e le proprie opinioni sui social network», mentre la percentuale scende al 31,8% se si considerano i giovani di 25-34 anni e scende al 27,7% se si considera il totale della popolazione italiana.
Il rovescio della medaglia di questo stretto rapporto con la tecnologia è una maggiore dipendenza dai nuovi strumenti. Infatti ben il 38% degli under 25 dichiara di essere molto o abbastanza d’accordo con la frase: «Mi sento in ansia quando non sono connesso a Internet»; percentuale che si assesta sul 35,9% quando si considerano i 25-34enni e scende al 29,7% per il totale della popolazione.
D’altra parte secondo i giovani e i giovanissimi la Rete rappresenta un modo per scegliere e informarsi con maggior consapevolezza: secondo il 69,2% dei giovanissimi «L’informazione presente su Internet è più libera e veritiera rispetto a quella offerta da TV e stampa» e la percentuale sale al 75,6% per i 25-34enni contro il 68,4% del totale della popolazione. Il 66,8% dei giovanissimi e il 62,9% dichiara anche di fidarsi di un prodotto o di un’azienda che non conosce ma di cui si parla bene sul web, contro il 52% del totale della popolazione.