Noi di WBM certamente non siamo teneri con chi rispetta la legalità e che nel nome della tecnologia e dell’innovazione (o presunta tale) costruisce monopoli globali. Magari esentasse (leggi: Internet ci sta rubando il futuro (lavorativo)? o I dolori della giovane Uber). Ma quello che è successo la scorsa notte alla giovane manager che guida Uber in Italia, Benedetta Arese Lucini, è inaccettabile in un paese civile. Dove si scusa qualsiasi comportamento con l’esasperazione (o presunta tale). Perciò non commentiamo. Rimaniamo in questo casi senza parole. letteralmente. Ecco perché dopo i prossimi due punti lasciamo il resto dell’articolo in bianco: