In Europa è difficile trovare un Paese senza impatto turistico. La Moldavia, piccola repubblica dell’est europeo, tra la Romania e l’Ucraina è un’eccezione: una buona opportunità, da non perdere per rivivere un’atmosfera di altri tempi. Non conosce ancora infatti il turismo di massa, ha mantenuto le ricche tradizioni del passato e vanta una tradizionale ospitalità nei confronti dei visitatori. E’ infatti un mondo dove la sincera cordialità della sua gente, la convivialità e uno stile di vita semplice e genuino fanno parte della vita quotidiana del Paese, tra paesaggi bucolici, che non hanno subito l’industrializzazione, in un habitat ecologico che è stato il crocevia di diverse culture, con i siti Unesco o candidati ad esserlo.

I moldavi sono fieri di un ricco mix di tradizioni culturali, religiose e architettoniche, frutto dei vari popoli che vi hanno abitato. Le testimonianze sono visibili fino ad oggi nelle antiche fortezze (Soroca e Thigina ancora in buone condizioni), nelle chiese splendidamente decorate, nei monasteri (tra i più interessanti Curchi Monastery) e nel suggestivo sito archeologico di Orheiul Vechi, un museo all’aperto, storico e naturalistico, comprendente anche un canyon roccioso e un monastero rupestre.

Enogastronomia

Il Paese vanta una antica tradizione vinicola, anche come fornitore degli Zar. Negli ultimi anni la produzione di vino in Moldavia ha vissuto una forte espansione non solo quantitativa, ma soprattutto qualitativa, con un ritorno alle tecniche produttive tradizionali e la ristrutturazione delle maggiori cantine. Cantine che non finiscono di stupire come Cricova, con i suoi sorprendenti 120 chilometri di strade sotterranee, Purcari con il suo elegante resort (fornisce vini alla Regina Elisabetta), e Castel Mimi (il primo e vero castello del Paese). La cucina moldava è tipicamente contadina, semplice e sana, dove trionfano i prodotti della terra e in cui si ritrovano influenze balcaniche, ottomane, russe e ucraine.

Transnistria

Non può mancare una visita nell’autoproclamata Repubblica della Transnistria, sottile striscia di terra moldava a est, compresa tra il fiume Dnester e l’Ucraina, un territorio lungo meno di 250 chilometri e largo al massimo una quarantina, che ha voluto staccarsi dalla Moldavia al momento dell’indipendenza, dove è ancora di stanza il 14° battaglione dell’Armata rossa, oggetto della recente risoluzione dell’ONU. Uno degli ultimi pezzi di Unione sovietica, raggiungibile attraverso un controllo di polizia di stampo sovietico dove il legame anche economico con la Russia è vitale. Tiraspol, la capitale, è una cittadina tranquilla, ordinata, pulita, con un’atmosfera architettonicamente ed esteticamente soviet: vie larghe e piantumate, i palazzi squadrati, edifici pubblici sproporzionatamente monumentali, dove sventolano anche bandiere russe e non mancano le classiche statue in granito di Lenin. Appena superata la frontiera, lungo la sponda destra del fiume Nistro si incontra Tighina, un’importante fortezza di origine medioevale ancora ben conservata.

Voli diretti frequenti

Un grande vantaggio per raggiungere la Moldavia dall’Italia è la frequenza di voli diretti da ben 7 città italiane verso la capitale Chisinau. Un’occasione per scoprire la capitale, in posizione assai baricentrica, da cui si possono raggiungere facilmente le più interessanti località da visitare.

Luciano Riella