In Italia, il turismo estivo in montagna vale 2,1 miliardi di euro. È la valutazione dell’Osservatorio turistico della montagna di Trademark Italia, che attribuisce alle vette del nostro Paese 3,5 milioni di arrivi e 16,9 milioni di presenze, di cui 4,9 di stranieri.
Le cifre sono considerevoli, ma nel complesso la montagna estiva segna il passo, a causa di una scarsa (o inesistente) politica del territorio e di un’offerta ancorata a modalità e contenuti del passato. In base ai dati raccolti dall’Osservatorio, chi va a fare le vacanze in montagna fa le sue scelte in base al prezzo, raccoglie informazioni sul web e tiene in gran conto quello che il territorio offre. Per aggiudicarsi i turisti, quindi, bisogna coniugare digitalizzazione e innovazione con ambiente incontaminato, cultura e tradizioni. La destinazione top della montagna estiva secondo Trademark Italia sarà il Sud Tirolo, che insieme a Veneto e Lombardia dovrebbe conservare le posizioni raggiunte nel 2014, a fronte invece del calo atteso in Trentino, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e ancor più in Piemonte. Notizie tnon esaltanti anche per quanto riguarda la spesa media: per sopravvivere le località devono attirare turisti stranieri, visto che gli italiani un anno dopo l’altro spendono sempre meno.