È stato inaugurato ieri il Museo pleistocenico di Casal de’ Pazzi, che permette di immergersi nella Roma di 200.000 anni fa, tra vulcani, cacciatori ed elefanti. Ultima testimonianza di una serie di depositi che costellavano la bassa valle dell’Aniene, distrutti dall’avanzare della città, il nuovo museo è l’ottavo gratuito di Roma e, anche se è appena stato inaugurato, in un certo senso è “nato” nel 1981, con il ritrovamento di una zanna di elefante. Rinvenuta durante i lavori di urbanizzazione della zona di Rebibbia, la zanna diede il via a un’ampia indagine archeologica che portò alla luce il tratto di un antico alveo fluviale. Nel giacimento vennero scoperti più di 2000 fossili animali, appartenenti a specie oggi impensabili qui, come l’elefante antico, l’ippopotamo e il rinoceronte.
“Tutti i musei comunali da oggi sono aperti 7 giorni su 7 – ha detto il sindaco Ignazio Marino durante l’inaugurazione -. L’accesso gratuito del museo è importante perché la cultura deve diffondersi ovunque, anche nelle cosiddette periferie, per noi nuove centralità”.
L’itinerario di visita prevede l’osservazione del letto del fiume da una passerella, con suggestive proiezioni che evidenziano i grandi massi e i resti fossili del giacimento tra cui zanne di 4 m, denti e vertebre.