Musei pubblici più social, visitatori più soddisfatti

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La Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma, uno dei 20 musei autonomi al centro dell’indagine social

I musei pubblici italiani sono sempre più presenti on line e sempre più social. E i visitatori apprezzano questa evoluzione che almeno in parte attenua il gap tra le istituzioni culturali italiani e quelle internazionali, facendo registrare un + 3% sul fronte della soddisfazione generale nel periodo gennaio-maggio 2016 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Sono i risultati di un’indagine “social” avviata dall’inizio di quest’anno sui 20 Musei autonomi del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo che hanno deciso di fare rete anche attraverso l’uso di internet e dei social media, “per ascoltare la voce dei visitatori, nell’ottica di una costruzione di un audit virtuale della comunicazione culturale contemporanea”. Come riporta l’Agi, le variabili prese in considerazione dall’indagine sono attività ed eventi, spazi, servizi, ristorazione, accessibilità e costi. La percezione dell’accoglienza è l’elemento che ha registrato il maggiore aumento tra il 2015 e il 2016 (+43,8%), seguita dalla valutazione di attività ed eventi (+25,5%) e quindi degli spazi (+2%) e dei servizi (+31,9%).

La ricerca ha individuato anche il Tai score (Travel Appeal Index Score) cioè il voto complessivo della presenza sul web, analizzato per tutti i canali social e prendendo in considerazione contenuti, ottimizzazione, gestione e performance. Anche il Tai Score è risultato in crescita, passando dal 51% del 2015 al 57% del 2016. In testa alla classifica del ‘sentiment’ c’è la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma con il 91,7%.

Crescita confermata per i canali monitorati di Tripadvisor, Facebook, Google Plus, Foursquare, HolidayCheck, Yelp e Zoover: tra i due semestri c’è stata una crescita complessiva del 240% dei contenuti pubblicati dagli utenti per raccontare la loro esperienza di visita dei 20 Musei Autonomi. Lo stesso vale per i contenuti pubblicati sui social direttamente dai responsabili degli account social dei Musei, passati dai 2.809 del 2015 ai 7.165 del 2016.