Nautica italiana in ripresa: +5,5% il fatturato stimato del 2014. Ma serve il registro telematico.

La nautica italiana dà i primi segnali di rirpesa, dopo 5 anni di calo: lo dicono i dati dell’Ufficio Studi di UCINA-Confindustria Nautica, presentati durante l’annuale Convention dell’Associazione. Alla previsione di un 2014 caratterizzato dal segno più, a oggi stimato intorno al 5,5%, si contrappone tuttavia il dato relativo al mercato interno, che oggi risulta praticamente azzerato (nel 2103 solo il 7% della produzione cantieristica nazionale è stata destinata alle vendite in Italia).

La valorizzazione del turismo nautico sembra essere una delle risorse principali per ridare slancio al settore. A questo riguardo il Ministro Lupi, presente alla Convention, si è impegnato a supportare l’attivazione in tempi brevi del registro telematico e l’estensione alla portualità turistica dell’Iva al 10%, così come oggi applicata a tutte le altre strutture turistiche. “Bisogna rimettere concretamente al centro l’eccellenza che il settore nautico rappresenta e promuovere il turismo da diporto quale risorsa fondamentale per il nostro paese – ha dichiarato il Ministro Lupi. Ci sono settori, investendo sui quali si hanno ritorni occupazionali, di sviluppo economico e ritorno erariali di molte volte superiori: la nautica è uno di questi. Per questo dobbiamo convincere l’economia a includere la portualità turistica destinata agli ormeggi in transito nella normativa sul turismo”.

Massimo Perotti, neo Presidente di UCINA, Confindustria Nautica, nelle sue conclusioni ha dichiarato: “Non c’è più tempo per l’attesa e l’immobilismo, servono misure concrete e tempestive che ridiano fiducia ai nostri imprenditori e al mercato. In particolare, abbiamo bisogno del registro telematico: il testo del Governo è in discussione alla Camera, ma ne abbiamo bisogno già per questa stagione”.