Il Ministero degli Esteri, tramite il sito ViaggiareSicuri, “sconsiglia vivamente” di recarsi in Nepal dopo il tremendo terremoto che ha sconvolto il Paese lo scorso 25 aprile. Nella sua nota il Ministero “raccomanda ai connazionali presenti in Nepal di tenersi lontani dalle zone coinvolte e, qualora si trovino in aree sicure, di rimanervi; di seguire le indicazioni delle autorità locali e di segnalare la propria presenza al n. telefonico 06.36225 dell’Unità di Crisi a Roma. La funzionalità dell’aeroporto è naturalmente ridotta, anche con chiusure temporanee”.
Il sisma che ha colpito il paese asiatico, di 7,8 gradi sulla scala Richter con epicentro a 80 chilometri dalla capitale Kathmandu, ha causato oltre 3000 morti, valanghe sul monte Everest e il crollo della torre di Dharahara, patrimonio Unesco. Colpiti anche Tibet, India e Bangladesh. Le scosse di assestamento continuano tuttora e una di magnitudo 6,7 ha causato ulteriori valanghe. La Farnesina comunica che sono salvi circa 300 italiani mentre Repubblica riporta che 4 speleologi del soccorso alpino risultano dispersi e 3 alpinisti italiani sono bloccati sul monte Everest.