A New York il Waldorf Astoria diventerà un condominio. Così ha deciso Anbang Insurance Group, l’attuale proprietaria dello storico hotel di Manhattan, che nel 2015 lo ha rilevato da Hilton Worldwide, per 1,95 miliardi di dollari. Come riporta il Wall Street Journal, il piano di ristrutturazione dovrebbe costare un miliardo di dollari e prevede la conversione di 1100 delle 1.413 stanze in appartamenti privati.
Tempi previsti per i lavori? Fino a tre anni, riferisce il quotidiano neworkese, e quando riaprirà l’hotel avrà solo 300-500 stanze di lusso, che saranno comunque ristrutturate, mentre il resto sarà venduto come un condominio.
Il Wall Street Journal scrive però che i piani di riconversione dell’hotel non sono ufficialmente definitivi, ma che nelle prossime settimane Anbang presenterà formalmente la sua proposta ai rappresentanti del Waldorf Astoria. Inoltre, il piano dovrebbe portare a una drastica riduzione del personale dell’hotel, che al momento conta circa 1500 dipendenti.
La notizia, quindi, è stata accolta con stupore, anche perché l’hotel rappresenta una sorta di istituzione per Manhattan.
Il suo nome deriva dalla famiglia Astor, tra le dinastie di imprenditori più importanti di New York, che dà il nome anche al quartiere Astoria, nel Queens, e da Walldorf, la città tedesca dalla quale era originaria la famiglia. Progettato dallo studio di architetti Schultze & Weaver in stile art deco nel 1931, il Waldorf Astoria si trova su Park Avenue, tra la 49a e la 50a strada, poco a est del Rockfeller Center, del MoMA e della cattedrale di San Patrizio, proprio nel cuore di Manhattan.
Fino al 1929 l’hotel però occupava un edificio del 1893 sulla Quinta strada, poi demolito per la costruzione dell’Empire State Building. Famoso per i suoi ricevimenti, e per i suoi ospiti importanti, da Cary Grant al Dalai Lama, dalla famiglia reale britannica a Fidel Castro, Muhammad Ali, Katharine Hepburn, Frank Sinatra, e tutti i presidenti degli Stati Uniti da Hoover in poi, dal 1949 è stato di proprietà della catena Hilton.