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Nicolaus vince l’asta per il marchio Valtur, scarso interesse sui dipendentiERT

Nicolaus si è aggiudicato la gara per l’acquisizione del marchio Valtur, organizzata dal Commissario Giudiziale che sta gestendo il fallimento della società milanese. Nicolaus si è aggiudicato la gara sulle altre offerte, con un vantaggio superiore ai 500 mila euro previsti dal bando, evitando la possibilità di rilancio da parte degli altri competitor. Secondo voci di corridoio la cifra finale offerta è superiore ai 3 milioni di euro rispetto al milione e mezzo di base d’asta, cifra con cui è stata battuta la concorrenza di Alpitour e di Bluserena.

Nicolaus, leader nell’ambito villaggistico nazionale, attualmente commercializza 30 strutture in esclusiva (24 in Italia, 5 in Grecia e 1 in Spagna), dando lavoro a 120 persone. Il Gruppo ha chiuso il 2017 con 80 milioni di euro di fatturato, segnando una crescita del 20% rispetto al 2016 e un EBITDA del 5,5%.

“L’acquisizione del marchio Valtur – spiega il gruppo in una nota stampa – è perfettamente funzionale alla realizzazione delle opzioni di sviluppo previste dal piano industriale che per i prossimi 3-5 anni prevede una crescita costante “double digit”, nel rispetto di un equilibrio economico-finanziario che da sempre caratterizza la solidità di Nicolaus”

“Siamo molto soddisfatti dell’esito dell’operazione appena conclusa che rientra perfettamente nelle opzioni contemplate dal piano di sviluppo approvato dal board. Nicolaus è un’azienda solida, che genera cash flow, con importanti riserve di capitale e con una posizione finanziaria netta, snella ai livelli delle migliori performance del passato del turismo e con una capacità di accesso al mercato dei capitali fino a ora marginalmente sfruttata. L’acquisizione vedrà la convivenza dei brand Nicolaus e Valtur nell’ottica di una segmentazione del mercato strategica all’interazione con i differenti target su cui abbiamo deciso di puntare”, ha commentato Giuseppe Pagliara, amministratore delegato di Nicolaus.

Al mattino all’apertura delle buste c’è stato un sit-in degli ex lavoratori Valtur che hanno invitato i pretendenti all’asta a rilevare il “pacchetto completo” sottolineando l’importanza del capitale umano dell’azienda e a non acquistare un “corpo senz’anima”. Nicolaus in un primo momento ha sgombrato il campo dichiarando di non essere interessata a ulteriori asset dell’azienda.

In un’intervista successiva all’Agenzia di Viaggi, Giuseppe Pagliara ha però lasciato acceso uno spiraglio: l’azienda è in espansione e le migliori risorse della passata gestione Valtur potrebbero avere una possibilità se disponibili a trasferirsi a Ostuni.

L’azienda intanto al lavoro sul riposizionamento del brand Valtur il cui closing è previsto tra una ventina di giorni: dal 2019 dei 30 villaggi Nicolaus, circa la metà potrebbero essere riconvertiti al “nuovo” marchio.