Prima erano eroi, ora sono indagati per omicidio plurimo colposo. E’ il destino di alcuni componenti dell’equipaggio della Norman Atlantic, la nave traghetto naufragata causa incendio nel mare fra la Grecia e l’Italia, all’inizio della settimana. Insiemeal Comandante del traghetto, Argilio Giacomazzi e all’armatore Carlo Visentini, da oggi sono sotto inchiesta anche il rappresentante legale della società di navigazione Anek Lines che aveva noleggiato il mezzo poi naufragato, il tecnico che ha il ruolo di supercargo, il responsabile per conto dell’Anek dell’imbarco e altri due componenti dell’equipaggio (il primo ufficiale e il responsabile della sicurezza). Il pm Ettore Cardinali contesta a tutti i reati di naufragio colposo e di omicidio colposo plurimo.
Il bilancio dell’incidente, al momento, è di 11 morti e un numero imprecisato di dispersi, causato sia dalla discordanza fra Italia e Grecia sui numeri delle persone imbarcate e anche da un non chiaro numero di clandestini presenti sulla Norman Atlantic.
La nave intanto, è stata rimorchiata nel porto di Brindisi dove è arrivata in mattinata. Qui saranno compiuti i primi accertamenti e le prime perizie e saranno effettuati sopralluoghi alla ricerca di altre eventuali vittime. Nei giorni scorsi erano stato reso noto che il traghetto era risultato non in regola con alcune dotazioni di sicurezza nel corso di una recente verifica ma l’armatore aveva fatto sapere che gli interventi richiesti erano stati messi già in atto.