Politica assente, liberalizzazione solo di facciata: è la chiosa che il cda di NTV – Nuovo Trasporto Viaggiatori, guidato da Antonello Perricone, appone all’approvazione del bilancio 2013, chiuso con perdite nette a 77,6 milioni di euro e ricavi a 239,1 milioni. Nella stessa occasione è stato conferito a Lazard l’incarico per la ristrutturazione del debito che, verso le banche, ammonta a 666 milioni di euro con le principali scadenze fissate nel periodo 2020-2. Nel contempo, nel primo semestre dell’anno, i ricavi mostrerebbero un andamento in miglioramento il cda ha espresso soddisfazione per l’aumento del numero dei passeggeri che hanno viaggiato a bordo di Italo ma allo stesso tempo sarebbe emersa preoccupazione per i ritardi del processo di liberalizzazione del trasporto ferroviario, ritenuto non ancora pienamente compiuto, e per una complessiva lontananza del mondo politico da questi temi. A sollevare preoccupazione nel board di NTV è anche l’incertezza sull’esito del ricorso presentato nel maggio scorso all’Authority dei Trasporti sulla determinazione dei pedaggi dell’alta velocità e le conseguenze sul business derivanti dall’aumento del costo dell’energia previsto dal recente Dl competitività 2014.