Ntv, Perricone: “O si fa la concorrenza, o arrivederci e grazie”

Antonello Perricone, presidente di Ntv

Antonello Perricone, Presidente di Ntv, parla a ruota libera durante il convegno organizzato oggi a Torino dall’Authority dei Trasporti. Tra i temi sul tavolo, il Quarto Pacchetto Ferroviario. “In definitiva, così come nasce, il IV Pacchetto è una delusione: le resistenze al cambiamento e le pressioni dei grandi potentati hanno avuto la meglio”.

Perricone ha aggiunto: “È inutile girarci attorno: abbiamo un gigantesco problema di regolazione del mercato. Non è normale, per esempio, chiedere a Ntv di versare nelle casse del gruppo concorrente i costi altissimi del pedaggio. Non è pensabile che una società del gruppo concorrente, RFI, faccia utili grazie a Ntv, in barba alla legge che le raccomanda il raggiungimento tendenziale del pareggio (decreto legislativo 188/2003), E non è normale che un’impresa non conosca i criteri che determinano il costo di accesso alla rete Av. Aggiungo, che non è neppure normale che questo stesso costo intacchi oltre il 40% dei fatturato della stessa azienda. Diversi mesi fa abbiamo presentato un esposto urgente all’Authority per conoscere proprio quali sono i criteri che concorrono a formare uno dei pedaggi, ribadisco, più alti d’Europa”.

Ma, nonostante l’amarezza, Perricone ci tiene a fare qualche precisazione. “Abbiamo saputo che è stata aperta l’istruttoria e siamo in attesa di conoscere le determinazioni alle quali giungerà l’Authority stessa. Sia chiara una cosa, la voglio ripetere a scanso di equivoci: Ntv non chiede regali e non accetta regali. Chiede rispetto di diritti, chiede una regia del mercato orientata allo sviluppo e non all’esclusione. Abbiamo posto un tema di regole e pretendiamo una risposta; esigiamo l’adozione di regolamenti certi ed equilibrati per garantire una concorrenza sana ed ad armi pari. Per concludere, siamo davvero stanchi di attendere, basta parlare, basta pensare, servono azioni urgenti. Ntv non aspetterà il prossimo convegno per ritrovarci seduti attorno a un tavolo a interrogarci ancora su quello che c’è da fare o meno. O qui si fa la concorrenza o si dice: ci siamo sbagliati, arrivederci e grazie”.