Revisione dell’organico, rimodulazione del network dei collegamenti, ristrutturazione del debito: NTV studia in queste ore le mosse da fare per garantirsi un futuro. Il primo appuntamento è per oggi pomeriggio a Roma dove azienda e organizzazioni sindacali cercheranno una soluzione per i lavoratori, in vista del piano di interventi che dovrà consentire al primo attore ferroviario privato dell’alta velocità italiana di restare sul mercato.
Secondo quanto anticipato stamattina dal Sole 24 Ore, fra le ipotesi sul tavolo e di cui già circolano voci da qualche tempo, c’è quella di un piano di ristrutturazione dell’organico con 300 esuberi rispetto ai 1000 dipendenti attuali. Un punto questo, che resta in attesa di conferme e sul quale il cda dell’azienda che fa viaggiare Italo non si è ancora espresso.
Prevista invece una focalizzazione dell’attività di NTV sull’asse Milano-Napoli, con il potenziamento di Roma Termini, la conferma dei collegamenti fra la Capitale e Venezia e con l’abbandono delle corse sperimentali sulla dorsale adriatica a causa dell’alto costo dei pedaggio dell’alta velocità, che consiglia di concentrarsi su linee ad alto traffico di viaggiatori.
Sul piano finanziario invece, ieri il cda NTV ha discusso dell’ipotesi di una ristrutturazione del debito, elaborata dall’advisor Lazard e da presentare alle banche nei prossimi giorni, con un aumento di capitale di 100 milioni di euro, affidato ai soci.