Un po’ albergo un po’ museo: il Nyx Milan Hotel sarà il primo albergo a ospitare al suo interno opere di street art. L’hotel, della catena Leonardo Hotels, sorgerà a Milano nella torre di 12 piani ex Philips in piazza IV Novembre, a pochi passi dalla stazione Centrale. E dall’ingresso al tetto, dai corridoi alle colonne, sarà decorato in puro stile urban street da 13 artisti, o writer, italiani di fama internazionale. Si parte infatti all’ingresso con le sculture degli Urbansolid, passando per i graffiti 3D del patio, firmati da Yama11, Peeta e Joys della Ead Crew, fino alla parete dell’ultimo piano siglata da Neve. Insomma, in tutto l’hotel verrà ospitata una grande mostra permanente. Per la precisione, “Uno studio dello spazio che fonde il muralismo con il design d’interni – spiega il curatore Daniele Decia, fondatore della Galleria Question Mark – senza vincoli poetici se non il richiamo alla strada”. Ogni piano del Nyx Hotel milanese avrà un nome diverso: Orion, Etnik, Skan, Andrea Casciu, Corn79, Moneyless. Esperti del lettering, artisti figurativi e astratti, scultori e illustratori: gli street artist e i writer sono stati scelti da Daniele Decia. “Niente ghirlande o fiorellini dipinti che piacciono all’arredatore, solo la libera interpretazione dello spazio da parte dell’artista”. Ora mancano solo gli ultimi ritocchi, e nel frattempo anche elettricisti e operai sono all’opera per completare struttura e arredamento dell’hotel, che conta di aprire a metà febbraio.
Intanto si cerca di capire chi saranno i fruitori del museo, riferisce la Repubblica. Se al pian terreno ci sarà spazio per esposizioni di arte contemporanea aperte alla città, si sta ancora discutendo se i piani saranno accessibili al pubblico o meno. L’idea di Decia è che “si potrebbero organizzare visite guidate”, così anche chi non alloggia nell’albergo avrà la possibilità di ammirare le opere, dato che è proprio il modello museo quello a cui si ispira il progetto Nyx. Tanto che ad accompagnare ogni murale è prevista una breve biografia dell’artista, la spiegazione dell’opera e qualche foto di altri interventi già eseguiti in giro per il mondo.