Quando Microsoft ha un visiona giusta….la vende prima di diventare un successo. Sembra quello che è accaduto con Expedia Travel Services, una piattaforma creata dagli ingegnieri di Redmond nel lontano 1996 , e venduta nel 2001 e poi diventata, anche a colpi di acquisizioni, la Olta numero uno al mondo lo scorso anno. Almeno secono i dati Euromonitor.
Grazie anche all’apporto di realtà come Trivago, Hotels.com e Hotwire, il gruppo Expedia ha infatti venduto viaggi online per 39,4 miliardi di dollari, seguito dal colosso del business travel Carlson WagonLit, a quota 39, 2 milairdi, e da un’altra olta, più specializzata negli hotel, quella Priceline.com che controlla l’europea Booking.com, la leader in questo particolare settore. Tutte insieme le Olta hanno venduto online viaggi per 278 miliardi di dollari, una cifra che, secondo PhoCusWright, rappresenta ben il 43% del totale delle vendite di viaggi negli Stati Uniti e il 45% in Europa. Rappresentando così certamente i maggiori canali di vendita di prodotti leisure. Con una forte fetta del resto del mercato appannaggio, come detto, del Bt. Perciò anche le Olta stanno cercando di aggredire questo segmento come eDreams (gruppo Odigeo) che ha acquisito la scandinava Travellink, grazie alla quale ha realizzato una piattoforma per il Bt che ha lanciato anche in Italia. Altre olta, invece, cercano di allargare il proprio ambito di business come, ad esempio, ha fatto Priceline, acquisendo per 2,6 miliardi di dollari il sito di prenotazioni ristornti OpenTable.
Nel mondo però gli acquirenti di viaggi non si comportano tutti allo stesso modo: in Germania i viaggi in agenzia vanno ancora per la maggiore così come in Cina, dove solo il 15% ha acquistato online nel 2012. Una cifra però, secondo PhoCusWright, in grande ascesa che porterà il prossimo anno la percentuale di vendite di viaggi online al 24% del totale, per un valore di oltre 30 miliardi di dollari. Con realtà come Ctrip a crescere in maniera esponeziale e, come altre realtà cinesi, vedi Alibaba, metetre furoi il naso dal confine del celeste Impero.
.Un altro dato importante del settore è la crescita imponente delle prenotazioni con i device portatili che, a detta di Euromonitor, raggiungeranno il 30% di tutte le prenotazioni online nel 2017.
Insomma le Olta stanno sempre di più diventando le principali protagoniste della distribuzione dei viaggi, che si stanno sempre più spostando online, e questo lo si vede anche e soprattutto dai miliardi, quattro secondo eMarketer, che spenderanno in pubblicità sulla Rete. Dove, oltre alle Olta pure, e al possibile concorrente cinese Ctrip, sono sempre più forti nella distribuzione online di servizi di viaggio due grandi player del web; l’onnipresente Google, che nel 2010 ha comprato Ita Software, società specializzata in search di voli e che, poco dopo, ha lanciato Hotel Finder sulle sue mappe, corredate di prezzi e fotografie di alberghi. Entrambi i servizi però sono comparatori, anche di proposte delle olta, per non bruciarsi, almeno per il momento, le grandi entrate pubblicitarie che derivano da queste società. Il 5% del totale fatturato di Big G provenie, secondo quanto dicono molti analisti, proprio da Expedia e da Priceline-Booking. Un altro temibile concorrente delle olta è il re delle recensioni online, quel Tripadvisor nato nel 2000 da una idea di Stephen Kaufer ed entrato anch’esso in orbita Expedia, pe rpoi andare sul mercato con una spin off nel dicembre 2011, e che, con Trip Connect, permette a tutte le strutture, anche quelle con poche camere, di vendere direttamente online. E sfruttare l’enorme potenza dell’indicizzazione di Tripadvisor. Che, oltre agli hotel e alle destinazioni, è seguitissimo online anche per le recensioni sui ristoranti. Ecco perché ha comprato LaFourchette, ventesimo brand del gruppo, che conta marchi conosciuti anche in Italia come Jetsetter, il sito di flash sales di alberghi di alto livello, SeatGuru, per conoscere quali sono i posti migliori sugli aerei di tutto il mondo, o Cruise Critic, per saperne di più sulle navi da crociera.