Dopo l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che ha imposto l’obbligo di tampone per tutti coloro che entrano in Italia dall’estero, Ue compresa, non sono pochi i Paesi che hanno deciso di seguire su questa via il governo Draghi.
In prima fila, sulla stessa linea del governo Draghi, c’è la Grecia, che ha annunciato nuove restrizioni per l’ingresso di “tutti i viaggiatori” nel Paese imponendo a partire dal 19 dicembre un tampone Pcr negativo effettuato entro le 48 ore precedenti all’arrivo.
Da parte sua, la Francia ha annunciato che da sabato verranno imposte “drastiche” restrizioni ai viaggi da e per il Regno Unito, limitando gli spostamenti ai motivi essenziali e riducendo la validità del test per entrare nel Paese da 48 ore a 24 ore. Inoltre, le persone che tornano dal Regno Unito dovranno registrarsi su una app e dovranno porsi in autoisolamento per sette giorni in un luogo di loro scelta controllato dalle forze di sicurezza (questo periodo può essere ridotto a 48 ore se un test negativo viene effettuato in Francia).
Sempre all’interno dell’Unione Europea, anche Portogallo e Irlanda hanno già introdotto obbligo di tampone ai viaggiatori. Inoltre, un test anche ai vaccinati viene richiesto per tutti i viaggiatori che arrivano in aereo
Al di fuori dall’Ue, Israele ha prorogato fino alla mezzanotte del 29 dicembre il divieto di ingresso nel Paese per gli stranieri, confermando Gran Bretagna e Danimarca come ‘Paesi rossi’ e aggiungendo alla lista Francia, Spagna, Irlanda, Norvegia, Finlandia, Svezia ed Emirati Arabi.
In Canada, infine, il governo sconsiglia i viaggi non essenziali all’estero e rafforza i controlli alle frontiere a causa della variante Omicron. Mentre negli Usa, il Center for Disease and Prevention ha da qualche girono inserito l’Italia nella lista dei paesi in cui è sconsigliato viaggiare.