Dati incoraggianti dalla nuova edizione dall’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi-OICE, presentata ieri a Roma: il settore del turismo congressuale italiano continua a godere di buona salute e ha i numeri per fare del Paese una destinazione ancora più appetibile per ospitare i congressi associativi internazionali, fonti di ricchezza e strumento di promozione della destinazione che li ospita. Nel 2017 in Italia sono stati realizzati infatti 398.286 tra congressi ed eventi segnando un +2,9% rispetto al 2016.
Valori con segno più anche per il numero dei partecipanti, delle presenze e della durata complessiva degli eventi: i partecipanti sono stati 29.085.493 (+3,2%), le presenze 43.376.812 (+1,6%) e la durata complessiva è stata pari a 559.637 giornate (+2,8%).
Chi fa gli eventi: campanello di allarme dalle associazioni internazionali
Le aziende si confermano come i principali promotori di eventi, aumentando gli investimenti negli eventi come strumento di marketing e comunicazione.
Convention, meeting, lanci di prodotto promossi dalle aziende rappresentano il 64% degli eventi svolti in Italia nel 2017 (erano il 56,5% nel 2016 e il 55,4% nel 2015), arrivando a concentrare oltre la metà sia dei partecipanti (55,1%), sia delle presenze (54,2%) totali.
Sembrano trarne vantaggio non solo gli alberghi congressuali, nei quali i partecipanti agli eventi aziendali sono aumentati in un anno di 8 punti percentuali, ma anche i centri congressi (+11 punti percentuali)”.
Le associazioni (e in particolar modo le associazioni medico-scientifiche) sono il secondo promotore di eventi ma continuano a diminuire il proprio peso percentuale sul totale. Nel 2017 gli eventi associativi – principalmente congressi – sono stati il 25,5% del totale, contro il 31,6% del 2016 e il 34,8% del 2015.
Conseguentemente in flessione anche il peso percentuale sul totale dei partecipanti, passati dal 36,3% del 2016 al 30,8% del 2017, e delle presenze, dal 36,5% al 31,4%.
Terzo promotore per numero di eventi organizzati sono gli enti e le istituzioni di tipo governativo, politico, sindacale e sociale ai quali si attribuisce il 9,9% degli eventi, il 14,1% dei partecipanti e il 14,4% delle presenze.
Eventi nazionali in aumento
La maggioranza dei congressi ed eventi (il 56,9%) svolti in Italia ha una dimensione locale – cioè con partecipanti (relatori esclusi) provenienti prevalentemente dalla medesima regione della sede – ma aumentano gli eventi nazionali, cioè con partecipanti principalmente da fuori regione, portando il loro peso dal 34,7% del 2016 al 35,2% del 2017. Coerentemente con la flessione dei congressi associativi diminuiscono gli eventi internazionali, cioè con partecipanti provenienti in numero significativo dall’estero, che passano dal 9,9% del 2016 al 7,9% del 2017.
Location per eventi: aumenta il peso dei centri congressi
Come nel 2016, sono gli alberghi congressuali, che rappresentano il 67,9% delle sedi italiane, ad aver concentrato la maggior parte degli eventi svolti in Italia, il 79,8% del totale, con una netta prevalenza di eventi aziendali, il 77%. I centri congressi, che ospitano il 3,3% degli eventi, registrano un aumento del numero sia degli eventi ospitati (+4,8%) sia dei partecipanti (+11,3%). Per quanto riguarda le altre principali tipologie di sedi analizzate dalla ricerca, è da rilevare la diminuzione di eventi ospitati dalle arene (-1,6% rispetto al 2016) e dalle dimore storiche (-1,5%).
Il “fenomeno musei”
Rimanendo in tema di sedi per eventi, l’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi conferma il trend già evidenziato nel 2016 che vede i musei sempre più utilizzati per eventi e congressi, probabilmente anche grazie alle azioni di marketing intraprese da tali realtà per sostenere le proprie attività didattiche e divulgative. Sulla base di un universo considerato di 119 musei si stima che gli eventi ospitati siano stati 4.016 per complessivi 442.403 partecipanti, con un aumento rispettivamente dell’1,9% e del 4,2% rispetto al 2016. Il 47,9% degli eventi ospitati nei musei è di natura aziendale.
Fatturato in crescita per la meeting industry
I congressi e gli eventi realizzati in Italia crescono anno su anno e con loro aumenta l’ottimismo delle sedi che li ospitano. Quasi la metà delle sedi rispondenti, il 47,4% contro il 40% del 2016, è infatti ottimista circa un aumento del fatturato nel 2018 e il 41,5% ritiene che rimarrà invariato. Le sedi per eventi sono pronte a rispondere alle esigenze di un mercato sempre più competitivo: oltre la metà, il 62,7%, ha in programma di compiere investimenti nel 2018 concentrandosi principalmente in tecnologie (51,9% delle sedi) e infrastrutture e servizi (40,1% delle sedi).