Giorgio Palmucci, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi, non ci sta. E lancia un grido di allarme in merito alla diffusione dei cosiddetti affitti brevi. “Stiamo assistendo in questi ultimi mesi ad un vero e proprio boom di affitti brevi veicolati da portali internazionali. L’esplosione di questo fenomeno ha messo in luce una serie di problematiche e di contraddizioni che rischiano di penalizzare il settore turismo proprio quando il mercato sembra mostrare i primi segni di ripresa” avverte Palmucci. “Da sempre sosteniamo la concorrenza ed il libero mercato, cosi come le nuove forme d’offerta che attirano nuovi target turistici, ma l’accelerazione di questi ultimi mesi in assenza di un adeguato quadro normativo, sta preoccupando gli operatori”.
“La situazione sta sfuggendo di mano e la distribuzione delle competenze tra Regioni e Stato centrale non ci aiutano certo a fare chiarezza. L’Associazione ha scritto ai Ministri competenti evidenziando una serie di anomalie che ritiene debbano essere corrette. In primis abbiamo sollecitato il Ministro Alfano e ci attendiamo un intervento urgente sul tema della sicurezza – prosegue il Presidente Palmucci. In assenza di un adeguato quadro normativo infatti, gli affitti brevi, diversamente da tutte le altre tipologie di ricettivo, non sono tenuti alla registrazione e comunicazione degli alloggiati alle autorità di pubblica sicurezza. Un aspetto questo che, considerate le dimensioni ormai raggiunte dal fenomeno (42.000 camere solo a Milano), assume grande rilevanza in termini di sicurezza del territorio e della collettività”.
“Anche sul fronte della fiscalità – si legge in una nota – siamo intervenuti segnalando, in una lettera al Ministro Pier Carlo Padoan, gli elementi distorsivi e la perdita di gettito determinata dal mancato riconoscimento di questo tipo di attività che, nella gran parte dei casi, ha abbandonato ogni connotato di occasionalità e spontaneità trasformandosi, a tutti gli effetti, in attività economica. Imposta di soggiorno, IMU, Tasi, Tari tutti ambiti in cui gli affitti brevi, forti anche del mantenimento della destinazione d’uso di civile abitazione, si trovano di fatto a godere di esenzioni o agevolazioni non destinate a loro”. In ultimo, in una lettera indirizzata al Ministro Franceschini, Confindustria Alberghi ha evidenziato quanto già sottoposto agli altri ministeri. “Occasione questa per sottolineare l’esigenza di un riordino complessivo del settore che – conclude Palmucci – tenendo conto dell’evoluzione in corso, definisca regole chiare e comuni per tutti gli operatori, offrendo quegli elementi di trasparenza, sicurezza e di corretta concorrenza che i mercati chiedono come condizione per lo sviluppo del settore”.
- Settore Ricettivo e Ospitalità
- Catene e alberghi
- Istituzioni ed enti del turismo
- Enti turistici nazionali ed internazionali
- Extra alberghiero e home sharing
- News