Non tutti i piatti che utilizzano i prodotti del territorio appartengono alla tradizione. Alcuni – ed è il caso della Zuppa del Gran Paradiso, dell’omonimo parco nazionale – sono stati studiati a tavolino e prevedono un lancio secondo le regole del marketing e della comunicazione. Realizzata a base di patate, cipolle e/o porri e pane, la zuppa nasce per volontà dell’Ente Parco e dei produttori e ristoratori che aderiscono al Marchio di Qualità Gran Paradiso con lo scopo di diventare l’emblema stesso del territorio. La si potrà gustare in loco, a partire da aprile, in tutti i ristoranti che aderiscono all’iniziativa.
Anche se “moderna”, la Zuppa del Gran Paradiso non avrà nulla del prodotto fatto in serie tipico dei nostri anni. Sarà infatti servita più o meno densa, utilizzando il grano saraceno al posto del pane e infine ricorrendo a formaggi ed erbe locali per renderla ancora più gustosa. Invernale di natura, la zuppa non scomparirà dai menu con l’arrivo dei mesi caldi, anzi verrà proposta nell’ambito del “menu Parco” insieme a un antipasto e a un dolce. Il tutto a un prezzo promozionale. Molto moderno.