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Pedemontana veneta, itinerario per un turismo slowERT

Il sistema “Pedemontana e Colli” protagonista alla BIT di Milano, dove l’assessore al turismo della Regione Veneto, Marino Finozzi, ha presentato le peculiarità e le potenzialità dell’area, che una recente legge regionale ha individuato come uno dei dieci Sistemi Turistici Tematici del territorio.

Il nuovo STT delimita un’areache, andando oltre i campanilismi, mette insieme un patrimonio ricco di storia e di produzioni tipiche che, come ha suggerito Finozzi, si presta ad una visione non frenetica del turismo.

Insieme al nuovo sistema turistico è stato presentato il suo logo ufficiale che consiste in una ‘diagonale’ in dolce ‘saliscendi’ a simboleggiare il suo carattere collinare, in tre colori, cioè tanti quanti le province che attraversa: Treviso, Vicenza e Verona. “E’ un progetto avviato alcuni anni fa e che finalmente trova compimento – ha detto Finozzi – a cui si aggiungeranno a breve ulteriori iniziative di promozione commerciale vera e propria dell’offerta dell’intero territorio della ‘Pedemontana e Colli’, riconosciuto quale insieme di prodotti turistici da promuovere, valorizzare e vendere, al pari di tutti gli altri sistemi turistici del Veneto”. E’ in programma, infatti, dal 27 al 29 marzo prossimi, a Bassano del Grappa, la prima edizione di “Pedemontana Expo”, un workshop per far incontrare domanda e offerta, al quale sono attesi una quarantina di tour operator e agenzie di viaggio provenienti da tutta Europa. “Con la ‘Pedemontana e Colli’ – ha aggiunto l’assessore – non abbiamo forzatamente inventato qualcosa di nuovo, ma abbiamo ottimizzato e sviluppato in una logica di aggregazione una destinazione che di fatto esiste e aveva solo bisogno di essere identificata, superando obsoleti confini provinciali e sterili frammentazioni. Il fascino che da sempre esercitano distintamente luoghi e città come Conegliano, Possagno e Asolo, le colline del Prosecco, Bassano del Grappa, Marostica, i Colli Berici e i Monti Lessini, Soave e la Valpolicella, adesso possiamo sommarlo, ricavandone un ineguagliabile unicum. In una battuta: tante perle rare, congiuntamente formano una preziosa collana”.

Anche i numeri, oltre all’indiscutibile molteplicità degli elementi di attrattiva di questa terra, da quelli artistici e storici a quelli ambientali ed enogastronomici (annovera 6 prodotti DOP e IGP e ben 9 Strade del Vino), rafforzano il concetto espresso dall’assessore. In base all’elaborazione di dati effettuata dal Ciset (Centro internazionale di studi sull’economia turistica) dell’Università veneziana di Ca’Foscari, dei 152 Comuni appartenenti al sistema “Pedemontana e Colli”, ben 127 hanno registrato flussi turistici ufficiali nel corso del 2013, contro i soli 83 di dieci anni fa, sommando 700 mila arrivi (+ 0,6% rispetto al 2012) e oltre 1,7 milioni di presenze (- 1,6%), a conferma che la permanenza media, non solo qui, sta diminuendo. “Ci deve incoraggiare – ha sottolineato Finozzi – la constatazione che i segmenti che, insieme a quello sportivo e del cicloturismo, maggiormente caratterizzano il tematismo della Pedemontana Veneta, cioè l’enogastronomico e il culturale, sono anche quelli per i quali i turisti stranieri hanno una propensione alla spesa. L’impegno, quindi, dovrà essere rivolto anche a un incremento dei flussi di turisti provenienti dall’estero, che oggi, per quanto riguarda le presenze nelle oltre duemila strutture ricettive presenti nel territorio, in gran parte extralberghiere, rappresenta poco meno della metà”.

Dell’attività promozionale si occuperà il Consorzio Regionale di Promozione Turistica Pedemontana Veneta e Colli presieduto da Roberto Astuti, che riunisce operatori delle tre province. “Se parlando di Pedemontana – ha concluso l’assessore veneto – d’ora in poi non si penserà immediatamente e solo al tracciato stradale, ma si immaginerà anche un itinerario e un’area di interesse turistico, un suggestivo luogo di vacanza all’insegna della scoperta e della ‘non frenesia’, significherà che stiamo lavorando bene”.