I primi tre mesi dell’anno ci “regaleranno” 8.400 nuovi posti di lavoro. Lo dice il monitoraggio trimestrale effettuato da Unioncamere e Ministero del Lavoro nell’ambito del Sistema informativo Excelsior. Non si tratta di un numero da capogiro, certo, ma segna un’inversione di tendenza. E finalmente è una buona notizia, peraltro attesa da tempo, se è vero quello che si legge nel Rapporto sull’occupazione e sviluppo della società redatto dalla Commissione UE, in base al quale dal 2008 al 2014 in Italia sono stati persi 1,2 milioni di posti di lavoro. Un risultato che ci ha piazzato davvero tra gli ultimi, visto che solo la Spagna ha fatto peggio e che la Grecia (su una popolazione complessiva molto più piccola) ci precede di poco.
A mostrare segni di presa, in particolare, sarà il mercato del lavoro del Nord-Ovest (al Sud il bilancio sarà ancora negativo, con 3.390 posti perduti), con la Lombardia in pole position. Anche grazie ad Expo, nella regione si prevede un saldo attivo di 9.300 posti di lavori.