Pizzino Vesuviano: il “buono” di un terreno confiscato alla camorra

Pizzino Vesuviano
Pizzino Vesuviano

Da un terreno confiscato alla camorra, nasce il Pizzino Vesuviano l’unico ‘pizzo sano’. Si tratta del confezionamento in barattoli di vetro del pomodoro piennulo, ovvero un’eccellenza agroalimentare e piccolo patrimonio economico dei paesi alle pendici del Vesuvio. Come scrive l’Ansa, l’idea è portata avanti da Radio Siani, la web radio della legalità che ha sede ad Ercolano (Napoli) nell’abitazione confiscata al boss Giovanni Birra, detenuto in carcere al regime 41 bis, reggente del clan Birra-Iacomino. L’idea di produrre il pizzino è nata in seguito all’assegnazione proprio a Radio Siani di un terreno confiscato che apparteneva a un pluripregiudicato affiliato al clan Iacomino-Birra. “Il terreno – dicono da Radio Siani – è stato bonificato e reso fertile non più per affari illeciti, ma bensì per un’idea di riscatto sociale che affonda le origini nelle tradizioni agricole del nostro territorio. Questo progetto assume un significato ancora più profondo, un messaggio di rivincita, e di cambiamento, perché anche lì dove c’era del marcio può nascere qualcosa di sano”.