Webitmag - Web in Travel Magazine

Pnrr, in arrivo una governance più ampia per la fase attuativaERT

Il Pnrr, quanto meno nella sua fase attuativa, non sarà gestito solo dal Presidente del Consiglio e dai ministri competenti. La cosiddetta cabina di regia, che sarà allargata con l’ingresso di Regioni, Comuni e di una delegazione parlamentare, dovrà decidere sulle regole degli appalti e aggiornare periodicamente sullo stato di avanzamento lavori le parti sociali.

È questa la proposta formulata dai partiti alla quale il governo non si è opposto e ha rimesso la decisione finale alle commissioni Affari costituzionali e Ambiente della Camera.

Come si ricorderà, il Pnrr ha previsto 6,68 miliardi per turismo e cultura, di cui 3,4 dedicati nello specifico alle strutture ricettive, che dovranno essere sempre più efficienti dal punto di vista ambientale e digitale. Per il Paese, il turismo vale circa il 7% del pil e il 7,1% degli occupati: un complessivo di quasi 1,7 milioni di addetti. Includendo effetti diretti e indiretti, spiega il report, il comparto genera quasi il 14% del valore aggiunto totale e dell’occupazione.

In particolare dovrebbero entrare a far parte della cabina di regia il presidente della Conferenza delle Regioni, il presidente dell’Anci (l’associazione dei Comuni italiani) e un gruppo di parlamentari designati.

L’andamento del piano, ora che sta per entrare nel vivo, interessa tutti e per questo motivo è stata accolta positivamente anche la richiesta di trasmettere la relazione periodica sullo stato di attuazione anche al Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale a cui partecipano le parti sociali e la Conferenza unificata. Uno dei principali argomenti su cui la cabina di regia dovrà prendere decisioni è quello delle regole degli appalti per i lavori previsti da Pnrr. Qui l’auspicio da parte del mondo imprenditoriale è che sia presa la strada della semplificazione, favorendo la massima partecipazione.

Franco Metta