Città d’arte, e nuove offerte pensate per unire la scoperta culturale a quella naturalistica, lontano dalle folle. E’ la ricetta della Polonia per la fase della ripartenza, che già sta mostrando i primi segnali di ripresa.
Nel 2021 – sottolinea una nota dell’Ente Nazionale per il Turismo Polacco – il mercato italiano ha infatti registrato il +35% rispetto all’anno 2020, pur non avendo ancora raggiunto la posizione del 2019, quando aveva fatto registrare l’arrivo di oltre 600.000 italiani.
“La Polonia è una meta moderna e dinamica; offre un prodotto perfettamente in linea con le richieste del mercato italiano che, oltre a prediligere le città d’arte (Cracovia, Varsavia, Danzica e Breslavia fra tutte), oggi apprezza sempre più la varietà paesaggistica, la natura, la gastronomia e la cultura”, sottolinea Barbara Minczewa, direttrice dell’Ente per l’Italia.
E aggiunge: “Punteremo maggiormente sulla creatività e sulle proposte innovative ed esperienziali, con un approccio dinamico, fresco ed originale, promuovendo una Polonia non convenzionale, un Paese che stupisce e affascina oltre ogni aspettativa”.
Inoltre, nel 2021 l’Ente Nazionale per il Turismo Polacco ha puntato molto sulla formazione online, organizzando alcuni webinar e corsi di formazione per agenti di viaggio. Nel corso del 2022, saranno ancora molte le iniziative rivolte al trade, tra cui workshop e presentazioni, oltre alla promozione della destinazione grazie al supporto dei tour operator italiani.
“Le città d’arte – conclude Barbara Minczewa – continueranno ad essere il principale focus per la promozione della destinazione, pur lanciando località alternative e lontane dal turismo di massa, il tutto con uno sguardo più attento all’arte, alla cultura e alla natura. Mete ideali per un city break e facilmente raggiungibili anche dall’Italia, grazie ai numerosi collegamenti aerei”.