Dopo l’iniezione di fiducia regalata dai ponti di aprile e maggio, arriva una battuta d’arresto sulla scala dell’ottimismo crescente che si registrava fra gli operatori italiani: i segni di ripresa infatti fanno segnare il passo nel ponte del 2 giugno. A dare i primi numeri dell’andamento del long week end in corso, è il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca: ““Sono dati deludenti quelli che emergono dalle previsioni turistiche degli italiani per il ‘ponte’ del 2 giugno – dice commentando i risultati di un’indagine esclusiva svolta in queste ore – Comparando infatti, pur con i debiti distinguo, l’ultimo ponte simile a quello di quest’anno, che si registrò nel 2011, la differenza di italiani in vacanza ammonterebbe ad oltre 2,5 milioni di persone in meno”.
Il dato assoluto preoccupa Bocca, “soprattutto per il fatto che da sempre questo ‘ponte’ rappresenta il banco di prova per l’ormai imminente stagione estiva”.
Federalberghi boccia quindi anche le aspettative legate ad una ripresa favorita dall’azione di Governo: “La speranza quindi che il bonus in busta paga di 80 euro, producesse un’immediata ripartenza dei consumi, non trova per il momento conferma nei fatti. Dobbiamo purtroppo ancora fare i conti con una crisi profonda – sostiene Bocca- che continua ad incidere in maniera molto significativa sulle scelte economiche dei nostri connazionali e della quale non riusciamo ancora a vederne la via d’uscita, con un mercato che continua a mostrare un andamento a corrente alternata”.
L’attenzione quindi si sposta sul malessere che attanaglia il comparto alberghiero e non solo: “La preoccupazione principale, a questo punto è rivolta allo stato di precarietà economica nella quale sempre più imprese del ricettivo si dibattono e che, se non dovesse rivelarsi più che positivo il trimestre estivo, rischierebbero di chiudere i battenti licenziando migliaia di lavoratori.. Dopo l’annuncio una settimana or sono del Decreto Cultura e Turismo da parte dell’Esecutivo, – continua Bocca- all’interno del quale sono state prefigurate forme di agevolazioni per la riqualificazione e la digitalizzazione delle aziende, è quanto mai necessario che le imprese, in debito di ossigeno a causa di un mercato interno da troppo tempo in stagnazione se non in contrazione, possano beneficiare di corsie preferenziali di finanziamento per accelerare quelle opere di ammodernamento strutturale comunque indispensabili per un rilancio complessivo dell’offerta turistica, anche in vista dei cospicui aumenti di turisti previsti, a detta di tutti gli osservatori, dal resto del mondo”.
Numeri e luoghi del Ponte del 2 giugno
Secondo le previsioni, saranno circa 5,8 milioni (pari al 9,6% della popolazione) gli italiani che approfitteranno del ‘ponte’ del 2 giugno per concedersi un primo assaggio di vacanze estive, dormendo almeno 1 notte fuori casa. Di essi la stragrande maggioranza, pari a quasi l’88% rimarrà in Italia, mentre un restante 11% andrà all’estero. Nella scelta della tipologia della vacanza di questo ‘ponte’ le località marine saranno quelle prese letteralmente d’assalto.
Il 62% sceglierà il mare, il 14% andrà in località di montagna ed il 12% preferirà le città d’arte maggiori e minori.
Un 4% ne approfitterà per una pausa in una località lacuale ed un 1% prediligerà una località termale e del benessere.
Per chi andrà all’estero le grandi Capitali europee faranno da polo attrattore.
La spesa media pro-capite, comprensiva di viaggio, alloggio, ristorazione e divertimenti, si attesterà sui 266 Euro di cui 236 Euro per chi rimarrà in Italia e 533 Euro per chi andrà oltre confine. Ciò determinerà un giro d’affari turistico di circa 1,5 miliardi di Euro. La permanenza media, infine, si attesterà sulle 2,8 notti.