Vacanze di primavera positive per Airbnb, la principale piattaforma di home sharing al mondo, che ha rilasciato i dati relativi alle prenotazioni dei ponti, insieme ai risultati di una ricerca fra la propria community che vede l’Italia confermarsi una delle mete preferite. Il profilo del viaggiatore tracciato dalla ricerca è quello di un turista di qualità, ben diverso dall’escursionismo “mordi e fuggi” che ha affollato le città d’arte nelle ultime settimane.
I ponti di primavera
Degli 1,6 milioni (dati CNA) di turisti che hanno viaggiato in Italia tra il 25 aprile e il 1° maggio, ben oltre 240mila hanno scelto di soggiornare nel nostro paese con Airbnb. Un dato in forte crescita (+60%) rispetto allo stesso periodo del 2017, a testimonianza di come l’opzione offerta da Airbnb rappresenti un’opportunità di crescita per il turismo italiano. Sono stati soprattutto i nostri connazionali a scegliere questa soluzione (oltre 70 mila e 400 persone) seguiti da francesi (35.978), americani (28.637), tedeschi (12.837) e inglesi (10.635). Le città più visitate tra chi ha soggiornato con Airbnb? Dopo Roma (scelta da 43.675 turisti), Firenze (20.851) e Venezia (17.992), è stato il sud a farla da padrone: bene la Sicilia (15.055), ma anche Napoli (9.326) e la Costiera amalfitana (7.662). In mezzo una grande realtà piena di fascino come Milano (14.643), ma anche i borghi e le città della Toscana (10.099, senza considerare Firenze) e quelli dell’Umbria (6.430).
La ricerca: l’identikit del viaggiatore Airbnb
Airbnb ha realizzato un sondaggio sulla sua community globale, che ha aiutato a fotografare le abitudini del “turista tipo”. Le cifre provengono da una ricerca globale condotta su host e guest di 90 paesi in tutto il mondo. La survey è stata condivisa con 1,1 milioni di host e 820.000 guest che hanno usato Airbnb nel 2017. L’identikit del viaggiatore Airbnb che ne emerge è quella di un turismo di qualità che:
1) Si sposta in piccoli gruppi: 2,6 persone di media
2) Soggiorna più a lungo: 3,6 la media notti
3) Preferisce l’appartamento agli hotel per un miglior rapporto qualità prezzo (89%)
4)Spende quanto risparmiato in esercizi locali (53% del campione), in particolare in quelli del quartiere dove soggiorna (42%)