Non è una novità: prima di partire per la montagna, gli italiani consultano le previsioni meteo. All’avvio di una stagione che si preannuncia (come sempre di questi ultimi tempi) estremamente incerta, un’indagine di Skipass Panorama Turismo, il centro di analisi dati sul turismo invernale, ha tentato di comprendere quanto le previsioni condizioneranno le partenze per le mete in alta quota nel prossimo inverno. Il 48,1% degli italiani guarda il meteo, e solo il 46,2% decide di partire comunque, indipendentemente dal “verdetto”. Il 6,6% decide di stare a casa in caso di previsioni negative, ma in questo caso intervengono anche altri fattori: più il soggiorno è breve, più alto è il rischio di “abbandono” della vacanza; più l’ospite è residente in aree vicine a quelle del soggiorno, più si innalza il rischio di annullamento dello stesso.
Lo studio analizza anche l’opinione degli operatori della montagna invernale, secondo cuil’82,6% degli italiani guardano “sempre” le previsioni, il 17,6 % annulla la vacanza in caso di maltempo previsto e il 53% aspetta per decidere successivamente. Il 93% degli operatori inoltre pensa che le previsioni sbaglino troppo spesso.
Non potendo “comandare il tempo” comunque, sarebbe importante che le stazioni sciistiche fossero in grado di offrire una proposta alternativa in grado di soddisfare sciatori ed escursionisti anche in caso di brutto tempo, come ha spiegato Stefano Illing, presidente di CortinaTurismo, Consorzio di promozione turistica di Cortina d’Ampezzo, in occasione della presentazione della ricerca alla fiera Skypass Modena: “Dobbiamo uscire dalla visione della ‘montagna-cartolina’. Non dobbiamo più identificarci con una montagna fatta solo di neve e bel tempo. Oggi dobbiamo essere sempre più in grado di diffondere un corretto uso del meteo, ma anche di creare proposte alternative alle escursioni e allo sport”.