Se è vero che il Salone del mobile , in programma quest’anno dal 14 al 19 aprile, può essere considerato come la prova generale per Milano di Expo 2015, allora non c’è da rallegrarsi: l’Osservatorio sul Business Travel di HRS ha effettuato un’analisi storica in cui è emerso come in occasione del Salone i prezzi registrano ogni anno valori vicini al raddoppio rispetto alla media dei prezzi del trimestre di riferimento.
Nel 2014 ad esempio il prezzo medio per stanza prenotato durante la fiera è stato di 205€, con un incremento del 75% rispetto ai 117€ della tariffa media del trimestre. Dato confermato anche dalle rilevazioni fatte nel 2013 con un picco di 231€ a camera e un incremento di ben 111€ rispetto alla media del trimestre. Mentre nel 2012 si è avuto un aumento del 124%.
Sulla base delle serie storiche e dei trend registrati, l’Osservatorio prevede che non ci saranno modifiche di trend rispetto agli anni passati in termini di aumento dei prezzi rispetto al trimestre di riferimento, mantenendo una leggera flessione degli incrementi anno su anno, effetto della crisi economica e della congiuntura negativa.
Dati sostanzialmente confermati dall’osservatorio Trivago: chi deciderà all’ultimo di partecipare al Salone e alle iniziative collaterali dovrà prepararsi a sborsare in media ben 358€ a notte per camera doppia standard, con un aumento del 55% rispetto alla media del mese di aprile (199€).
I dati raccolti da trivago.it indicano che ad essere più cari saranno soprattutto i primi giorni della manifestazione: la media dei prezzi hotel tocca i 411€ a notte sia in vista della prima giornata (a cavallo tra il 13 e 14 aprile) sia in occasione della terza (15 – 16 aprile).
I giorni con tariffe più basse sono quelli del weekend: per ricerche last-minute conviene quindi puntare sul fine settimana dal 17 al 19 aprile, quando la media scende leggermente fino a toccare i 298€ a notte.
In generale, i listini elevati incidono sulla disponibilità alberghiera: ad oggi la quota di strutture milanesi ancora prenotabili online è del 25%, un dato che arriva addirittura al 46% se si considera solamente il weekend.