Prove da editore per Naar con Latitudes

La app World Wide di Naar sullo store Android Google play.

Grazie alla collaborazione con Latitudes, azienda innovativa che tra le prime ha cavalcato in  Italia il fotogiornalismo online, grazie al magazine sfogliabile LatitudesMag, Naar tour operator  dà prova da editore lanciando l’app gratuita World Wide, che ricorda la sua proposta online,  ovvero “una sorta di catalogo-rivista che racconta le nostre destinazioni – afferma il titolare nonché fondatore dell’operatore milanese Frederic Naar -. Al momento sono 5 le destinazioni pubblicate, con un doppio con Emirati e Oceano Indiano, ma a regime saranno 13, con 70 reportage con testi e foto spettacolari. Per fare un esempio il nostro catalogo cartaceo sul Sudafrica ha 60 pagine, mentre sulla app il nostro magazine ne propone 360″. Perché, ebbene sì, anche Naar stampa cataloghi, “anche se solo come teaser per poi invitare agenti e utenti sul web. E a scaricare la nostra app”.

Infatti in tempi di “turismo emozionale” e di viaggiatori ormai 3.0, questo è uno strumento sia per l’utente finale che per gli agenti di viaggi, per far conoscere in modo ludico e interattivo una destinazione, “tanto che stiamo pensando a un modo per dotare gli adv di tablet. Anche se e molto costoso” spiega Naar che, per la tecnologia, spende qualcosa come 200 mila euro all’anno, “agenti che, ribadisco, sono i nostri soli clienti”. E che fanno pratiche in media da 6 mila euro.

Ma questa app non puo essere il punto di arrivo di un to, come Naar, che è sempre stato all’avanguardia dal punto di vista tecnologico; “infatti stiamo preparando una nuova piattaforma che, spero, potrà esser pronta tra sei mesi”. Una nuova piattaforma di prenotazione da Naar, che noi di WBM conosciamo bene, da cui si attende sempre qualcosa di più, visto la sua personale conoscenza di tutte le diavolerie tecnologiche moderne. Ma in pentola, dicono i ben informati, bolle qualcosa d’altro. Magari uno sbarco all’estero. Perché, come vediamo con i big internazionali, una volta posseduta la tecnologia giusta “non vi sono più frontiere”.