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Il Veneto progetta il futuro del turismo. Con addetti anche virtualiERT

Il settore turistico sbarca nel futuro: si aggiungono nuove figure professionali, il digitale s’impone in ogni sua applicazione e in tutto questo la formazione non deve limitarsi a tenere il passo, ma deve indicare la direzione. Per questo motivo nasce Fare rete per competere. Giovani al lavoro con meno giovani, il progetto della Regione Veneto in collaborazione col Ciset-Ca’ Foscari e Confcommercio Veneto, oltre a Confturismo Veneto e altri partner. Fino ad aprile 2015 l’iniziativa coinvolgerà oltre 300 persone tra dipendenti junior e senior di circa 200 imprese turistiche venete, 42 tra formatori e dirigenti delle sette sedi provinciali di Confcommercio Veneto, giovani disoccupati e imprenditori. Il progetto, nato grazie ai fondi europei, scommette su turismo e ospitalità sviluppandosi su due linee guida parallele: training per formatori, imprese e giovani disoccupati e un osservatorio dei trend turistici regionali improntato alla più stretta operatività.

“La collaborazione con il Ciset-Ca’ Foscari è per noi un onore e, insieme, una condizione imprescindibile per far confluire l’esperienza nel mondo digitale e dar vita a nuove figure professionali – commenta Massimo Zanon, il presidente di Confcommercio Veneto – Il futuro sarà fatto di sinergie sempre più strette fra il sistema universitario e quello delle imprese, fra i linguaggi tradizionali e quelli dei nativi digitali”.

Quanto alle nuove figure professionali, in alcuni casi sembra proprio di essere in un film di fantascienza: stiamo parlando della tradizionale receptionist, che potrebbe venire sostituita da un ologramma, mentre sono già una realtà gli ormai indispensabili social media manager.

In altri casi i ruoli mutano semplicemente funzione, come il direttore d’albergo, che dovrà impegnarsi più sul fronte delle pubbliche relazioni e della relazione con il territorio piuttosto che sovrintendere alla conduzione dell’hotel.