Renzi e Franceschini: “Expo sottovalutato, viva l’Expo!”

matteo renzi
Matteo Renzi

“Viva l’Expo!”. E viva l’Italia. Così conclude il suo intervento oggi all’Hangar Bicocca il premier Renzi, dopo una lunga giornata di lavori che ha visto ben 42 tavoli di discussione e la presenza di ben sette ministri. Renzi, come di suo solito, ha usato calva e fioretto: “Se l’Italia è quello che deve essere non ce ne è per nessuno, se fa il suo mestiere nel mondo ce la giochiamo con tutti”, “il 2015 sarà un anno Felix” ma, parafrasando la Turandot, “nessun dorma”, e se qualcuno boicotterà lo spettacolo della scala del 1° maggio , “prenderemo provvedimenti. Non possiamo fare figuracce. E su questo sono d’accordo anche i sindacati”.

La sessione plenaria dell’Expo delle idee a Milano che presenterà, il 28 aprile, la prima versione della Carta di Milano sugli impegni assunti da Expo 2015 anche un messaggio di Papa Francesco, che ha tuonato contro  “un’economia dell’esclusione e della iniquità” e gli interventi dei sette ministri: Giannini, Orlando, Galletti, Lupi  Martina, Guidi e Franceschini. Ministro della cultura e del turismo che, in una sessione presentata da Piero Fassino, sindaco di Torino ma qui in qualità di presidente dell’Anci, ha sottolineato come “dentro i confini nazionali ci sia stata una sottovalutazione dell’enorme impatto che Expo avrà sul Paese. Ci saranno milioni di persone che verranno a visitarci e milioni che per mesi ci guarderanno. Expo sarà quello che le Olimpiadi sono state per gli altri paesi”. Sperando che non siano dei buchi finanziari come successe ad Atene, solo per fare un esempio di attualità.

Ma “non possiamo accettare che il turismo sia concentrato solo tra Venezia, Firenze e Roma” L’esempio è Torino, spiega il ministro, anche per cortesia rispetto a Fassino, ” un esempio virtuoso di una città che si è saputa rilanciare. Sembrava condannata alla fine della sua centralità industriale, invece si è saputa rinnovare e diventare attrazione turistica”. Grazie anche a un evento internazionale. Come le Olimpiadi invernali. I dati raccontano che attualmente poco meno del 15 per cento del turismo internazionale si spinge sotto Roma, eppure nelle regioni meridionali c’è arte, cultura, mare.

E Fassino ringrazia e sottolinea come  sono oltre mille i comuni italiani mobilitati, per far si che “l’Expo non sia solo un evento milanese o lombardo ma diventi davvero l’opportunità tanto attesa per tutto il Paese”. Solo a Torino si prevedono, con l’ostensione della Sacra Sindone per tre mesi, flussi di visitatori per oltre due milioni di persone. Ma il Piemonte è anche montagne, colline, arte, cultura, buona cucina e vino… ecco perché la presenza di Oscar Farinetti all’Hangar…

E Franceschini è tornato anche sul sito che ha fatto tanto discutere, ovvero Verybello, “un nome ironico e ricercato che in due settimane ha avuto due milioni e duecentomila accessi, dove è possibile trovare oltre 1.300 eventi, 300 mostre, concerti, iniziative bambini, jazz, cinema, itinerari culturali e storici”.

Il documento che uscirà da questi lavori  verrà consegnato al segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon durante la sua visita a Milano il prossimo 16 ottobre.