British Airways, per conto del gruppo Iag che include anche Iberia e Vueling, ha inoltrato nei giorni scorsi una comunicazione alle agenzie viaggi per annunciare che sarà la prima compagnia aerea ad adeguarsi in Italia alla Resolution Iata 890 che impone alle agenzie di viaggi di essere autorizzate dalle compagnie aeree per poter effettuare pagamenti con la propria carta di credito.
Per questo il gruppo Iag ha comunicato che dal 1° giugno 2018 emetterà un debit memo pari al 5% della transazione effettuata dall’agenzia che usa la propria carta di credito: un costo che è interamente a carico del dettagliante e che non può essere riaddebitato al cliente. Il debit memo non si applica invece in caso di utilizzo della carta di credito personale del cliente o di aziende. Una misura simile era già stata intrapresa in Spagna da Air Europa a fine marzo ma per un importo decisamente minore pari all’1,5% della transazione.
Non è chiaro come British farà per controllare l’appartenenza di una carta di credito: si ipotizza che effettuerà dei controlli su numeri di carte di credito ricorrenti per identificare pagamenti multipli ma in ogni caso farebbe fatica a distinguere un’agenzia da un’azienda che fa business travel o da un frequent flyer.
Alcuni consolidatori sono corsi ai ripari: tra questi Easymarket che ha diramato un comunicato in cui spiega che le prenotazioni fatte attraverso il suo sistema Revolution non avranno alcuna maggiorazione.
All’ultima convention di Gattinoni Mondo di Vacanze l’argomento è stato affrontato da Eros Candilotti, direttore commerciale del network che ha spiegato come si tratti dell’ennesima stoccata alle agenzie viaggi perpetrata senza ascoltar le ragioni della controparte e che oggi non riguarda più di tanto il mercato italiano in cui British e Iberia sono marginali ma su cui bisogna correre ai ripari perché l’effetto domino è assicurato. Per questo Candilotti non ha utilizzato mezzi termini nel definire la Reso Iata 890 un gran grattacapo, utilizzando in realtà un’altra espressione che molti associano alla “Corazzata Potëmkin”