Secondo un’inchiesta realizzata dalla ITB sia sui viaggiatori che sugli albergatori, il peso delle recensioni online per la prenotazione della propria vacanza continua a crescere: il 96% dei viaggiatori le consulta e l’82% indirizza i propri programmi di viaggio grazie a queste. Tra le recensioni, una volta pernottato nell’hotel scelto, il 70% si dice d’accordo su quanto aveva letto e il 20 lo giudica addirittura meglio. Anche se non credono ai numeri ufficiali dei siti di recensione online che affermano come solo una percentuale tra l’1 e il 5% delle review siano false: gli interpellati pensa infatti che circa il 30% delle recensioni siano false, ma che, grazie agli alti volumi delle stesse, sia facile farsi un’idea corretta della struttura.
Se passiamo ai direttori degli hotel, dei 1500 interpellati solo il 22% ammette di utilizzare un software specifico per valutare i commenti online, malgrado ben il 94% pensino che le recensioni influenzino i viaggiatori in modo decisivo, con l’83% che pensa di attirare nuova clientela grazie a reviw positive e l’81% che crede di poter costruire l’immagine dell’hotel grazie anche a questi commenti.
“Con l’obiettivo di smarcherare le false recensioni gli utenti visitano più siti di recensioni – afferma il responsabile scientifico della ITB Berlin Convention Roland Conrady -, facendoci dire che più commenti ci sono meglio è. Commenti che non devono essere lasciati in pasto al web. Anzi. I responsabili marketing delle strutture li devono utilizzare, includendo quelli positivi nelel loro strategie di promocomunicazione e facendo tesoro di quelli negativi per cambiare i servizi dell’hotel”.