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Ristoranti: le 9 tendenze food del 2017ERT

Come sarà il 2017 dei ristoranti? Secondo un sondaggio condotto sui propri utenti da The Fork metà degli italiani intervistati si aspetta di andare al ristorante da 2 a 5 volte al mese, mentre il 15,5% pensa di consumare un pasto fuori casa e con servizio al tavolo ogni 30 giorni. Il 36% ha stimato di spendere meno di €10 alla settimana per i soli pranzi al ristorante, mentre il 45% prevede di spendere da €10 a €30.

Per le cene il budget si alza leggermente: il 78% dei rispondenti spenderebbe nell’arco di una settimana da €10 a €50.

I criteri di scelta del ristorante

Nella scelta del ristorante i criteri più significativi saranno: la presenza di promozioni, la pubblicazione dei prezzi della carta su internet, le recensioni online, i menù pubblicati sul web e la prenotazione online.

Per nulla influente nella scelta del ristorante il pagamento mobile, mentre per quasi la metà dei rispondenti i giudizi di critiche e guide gastronomiche restano molto influenti. Ne emerge un utente che si documenta sempre di più su piatti, prezzi, offerta gastronomica e giudizi, di esperti e non, prima di decidere dove mangiare.

Quanto a tipologia di ristoranti, la pizzeria sarà la meta gastronomica preferita del pubblico italiano, seguita dai ristoranti di pesce, di carne e di specialità regionali. Tra le cucine etniche trionfano il sushi e la cucina asiatica.

l trend gastronomici del 2017

Queste invece le 9 tendenze food che emergono dalle rete e dalle ricerche di settore:

1. Piatti vegetariani: piatti veg al centro della scena secondo il report sui food trend di Mintel[2].  “Ci sarà più spazio per novità veggie e con un impatto salutista, visto che nell’ultimo anno è cresciuta molto l’idea di benessere”, concorda la foodblogger Teresa Balzano (Peperoni e Patate).

2. Piatti organici: saranno sempre di più i ristoranti che sceglieranno ingredienti prodotti in modo etico. “Spero che si continuino a riportare al centro del piatto gli ingredienti e i produttori”, auspica la blogger Giulia Scarpaleggia (Julskitchen).

3. Trash Cooking: vedremo emergere una tecnica di cottura basata su scarti e avanzi di cibo. La tendenza potrebbe inquadrarsi in un più generale “ritorno alla tradizione, anche se rivisitata o reinterpretata, e all’utilizzo di materie prime a basso costo, con gli scarti dei vegetali in molti piatti importanti”, fa notare Luca Sessa (Perunpugnodicapperi).

4. Mocktails: secondo il rapporto sui trend culinari di Sterling Rice Group[3], i drink e i cocktail analcolici troveranno sempre più spazio sulle carte dei ristoranti.

5. Cucina Fusion: “Nuovi locali fusion, tipo i ravioli italo/cinesi di Ghe Sem e tanto ramen”, questa la previsione di Ilaria Mazzarotta (Comfortfoodie).

6. Ristoranti con macelleria: Baum+ Whiteman[4] sottolinea che apriranno sempre più ristoranti annessi alle macellerie. Per Mariacristina Coppeto (News and Foodies) via anche a ristoranti che valorizzano i tagli meno nobili degli animali, come la trippa, la lingua, il midollo, il lattume.

7. Bowls: “Tendenza che si consolida è quella dei bowl che mettono insieme frutta, latte (vegetale soprattutto), semi e cereali”, continua Coppeto. In effetti questo tipo di “ciotola” si presta per i piatti personalizzati e permette di mescolare facilmente diversi sapori.

8. Freakshakes: apparsi in Australia, si stanno già facendo strada a Londra e sono perfetti per essere fotografati e postati sui social. Questi frullati giganti composti da gelato, ciambelle, torte, sciroppi, biscotti, crema, cioccolato, topping e dolcetti sembrano pensati per i clienti millennial.

9. Pizza Gourmet: per Balzano “continuerà l’enorme attenzione verso la pizza, viste anche le guide e le attenzioni crescenti per i pizzaioli”. “Pochi coperti e cucina d’autore”, che sia pizza o no sarà la qualità a essere premiata per Angela Belcastro (Soapmotion).