Federalberghi Roma, “emergenza” B&B illegali

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A Roma è emergenza per i B&B illegali. Secondo le stime di Federalberghi Roma sono circa 35mila le persone che ogni giorno dormono nelle migliaia di strutture ricettive illegali della Capitale. E ammonta a circa 35 milioni di euro all’anno il mancato introito per la tassa di soggiorno al Comune di Roma, senza contare l’Imu e la tassa sulla raccolta dei rifiuti prevista per le strutture ricettive. Ma, oltre a sfavorire gli albergatori regolari e svuotare le casse del Comune, il fenomeno si ripercuote anche sul fronte anti-terrorismo, con migliaia di clienti ‘fantasma’ la cui presenza non viene segnalata alle forze dell’ordine.

“Solo sul sito Airbnb ci sono 23mila inserzionisti su Roma, ma il Comune ha rilasciato autorizzazioni fra alberghi e strutture ricettive alternativa per circa 8.500 esercizi: questa è l’entità del problema – spiega all’Adnkronos Giuseppe Roscioli, presidente dei Federalberghi -. Quando si parla di inserzionisti è possibile che una persona abbia quattro o cinque appartamenti, quindi il numero dell’offerta è presumibilmente più elevato”. Secondo il presidente di Federalberghi, Airbnb  e i siti simili sono responsabili di ciò che commercializzano, e “in caso di strutture irregolari devono essere passibili di sanzioni o oscuramento”.

Nel frattempo Federalberghi ha stipulato un accordo con la Prefettura di Roma mettendo a disposizione delle forze dell’ordine un software che permette di confrontare i dati delle offerte online con quelli delle strutture regolari. Ed è stato creato un sito web dedicato, turismoillegale.com, dove c’è la possibilità di segnalare presunti casi di abusivismo. “Questo software realizzato da noi permette di incrociare i dati tra gli annunci e le strutture autorizzate dal Comune, ma il fenomeno è molto più grande – chiarisce Roscioli – Ci sono persone che offrono più di 100 appartamenti, è una vera e propria organizzazione imprenditoriale che agisce in barba a tutte le norme”.