A Roma oltre 200 direttori di hotel chiedono al sindaco Marino di intervenire: “Situazione imbarazzante, danni all’immagine della capitale nel mondo”.
Dai trasporti al decoro, dall’abusivismo alla sporcizia delle strade, la capitale non sembra “certo pronta ad affrontare la sfida del Giubileo di Papa Francesco”. Altro che la Grande Bellezza: Roma non è la città descritta dal film di Paolo Sorrentino, ma la capitale delle bancarelle abusive, dei trasporti inadeguati, delle montagne di rifiuti e dei truffaturisti che tentano di rifilare bidoni di ogni tipo agli stranieri in vacanza.
E gli albergatori romani, stufi di doversi scusare davanti ai clienti, hanno preso posizione contro il degrado e in una lettera inviata a Ignazio Marino chiedono con urgenza che si prendano provvedimenti, soprattutto in vista del Giubileo, una grande occasione per la capitale.
“Siamo molto preoccupati: l’immagine di Roma sui giornali internazionali e sui siti continua a essere associata a degrado e a fatti come il caos dello sciopero dei trasporti dei giorni scorsi”, si lamenta Roberto Necci, presidente dell’Ada Lazio, l’associazione di oltre duecento direttori di hotel della Regione nonché direttore dell’hotel Savoy.
Secondo Necci l’esperienza romana dei turisti è gravemente condizionata dalla situazione in cui versa la città, in primo luogo per il servizio dei trasporti, che definisce “indegno per una capitale europea”. Di fatto il disagio si riflette nei numeri. Non è un caso che Roma registri un numero di soggiorni pari a 25 milioni di persone, quattro volte in meno di Londra e inferiore a Parigi e New York.