Riapre oggi, dopo 20 anni, l’ultimo tratto della via Francigena, a nord di Roma. Viene così restituito al pubblico della Riserva naturale dell’Insugherata, con il suo ingresso, un prezioso tratto “verde”, per secoli passaggio di milioni di pellegrini e crociati diretti nella città eterna. Ansa riporta che l’annuncio è stato dato, alla presenza anche della Soprintendente per il polo museale di Roma, Daniela Porro, da Francesco Rutelli, presidente dell’Associazione Priorità Cultura, Maurizio Gubbiotti, Commissario Straordinario dell’Ente regionale RomaNatura e Giuseppe Signoriello, presidente della Fondazione Giovan Battista Baroni onlus, che ha deciso di finanziare con 100 mila euro il progetto che già in autunno renderà il cammino romano alla portata di tutti. Lunga 1.600 chilometri e ancora oggi meta per milioni di turisti, la via Francigena fu quel cammino che nel Medioevo univa Canterbury a Roma, portando fiumi di fedeli in pellegrinaggio sulle tombe di Pietro e Paolo e con loro i crociati e Templari diretti in Puglia per imbarcarsi verso Gerusalemme. ”Il tratto della Francigena all’interno di Roma – racconta Gubbiotti – corrisponde all’attuale Cassia e Trionfale, nel pieno del traffico. Per questo si fa coincidere con il sentiero che corre all’interno della Riserva dell’Insugherata e poi in quella di Monte Mario”. Già negli anni Novanta il Comune aveva cercato di mettere a sistema i parchi, racconta Rutelli, ma contenziosi e abusivismi continuavano a impedirne la piena fruibilità e l’accesso da via Cassia. Da domani si potranno invece finalmente percorre tutti 13,7 chilometri del tratto dell’Insugherata sin dalla Cassia, proseguendo con gli altri 4,9 di Monte Mario. ”Un percorso fortemente voluto anche da Papa Francesco – dice Rutelli – che rientra in un progetto più ampio con il Pontificio per la Cultura, Regione e Comune di una via delle fede e della storia attraverso le aree verdi: Parco di Veio, Insugherata e Monte Mario”. La nuova apertura della Francigena romana è dedicata ai fedeli, ma sarà meta anche del sempre più crescente turismo ”green” e degli appassionati di camminate. Senza contare che lungo la Francigena si ”incontrano” tesori come la Tomba di Nerone, la via Clodia, il capolavoro di Raffaello di Villa Madama o l’ottocentesca Villa Marranti. ”All’interno dell’Insugherata poi – conclude Gubbiotti – ci sono anche aziende, che potranno arricchire il percorso con fattorie didattiche e vendita di loro prodotti”.