Russia in crisi: Putin “taglia” gli hotel di lusso per i Mondiali 2018

La crisi economica ha costretto la Russia a tagliare gli investimenti alberghieri proigrammati per i Mondiali del 2018.

Crisi economica, svalutazione del rublo ed effetti negativi del conflitto con l’Ucraina mettono in difficoltà la Russia e costringono  il Cremlino a ridurre il budget destinato agli hotel di lusso in vista dei Mondiali di calcio del 2018. Come riporta Il Fatto Quotidiano, nel 2010, dopo l’aggiudicamento della manifestazione sportiva, il comitato organizzatore aveva stimato 7-8 miliardi di rubli per lo svolgimento della competizione. Ma a gennaio 2015 il ministro dello Sport Vitaly Mutko annunciava un taglio del 10% delle risorse per i Mondiali e ora Putin compie una retromarcia definitiva per ridurre una spesa che rischia di essere insostenibile per le finanze pubbliche.

Mosca ha perciò deciso di cancellare la costruzione di molti hotel già messi in cantiere: il sito del ministero ha pubblicato la lista dei 25 alberghi che non saranno più realizzati, mentre altri 23 saranno ridimensionati in maniera significativa, in modo da risparmiare circa 27 milioni di rubli (440 milioni di euro) sulla spesa prevista. La maggior parte dei progetti annullati erano però strutture fondamentali per ospitare la massa di turisti in arrivo, quindi anche la capacità di accoglienza potrebbe ridursi, specie nelle piccole città, le più colpite dal provvedimento.