L’eredità di Expo è un nuovo modello di turismo. Lo afferma in una lettera al Corriere della Sera il commissario unico Giuseppe Sala. Durante la preparazione e i sei mesi di Expo è emersa un’Italia efficiente, sostiene, capace di essere competitiva sul piano dell’accoglienza e dell’organizzazione. “Con Expo il nostro Paese ha dimostrato di poter essere competivitivo nell’offerta di opportunità turistiche e culturali – sottolinea Sala – Non è vero dunque che dobbiamo rassegnarci al declino dell’Italia come meta delle miriadi di persone che al mondo cercano esperienze basate su un mix soddisfacente di cultura, intrattenimento e gusto”. Basta applicare “i modelli organizzativi di Expo, sfruttando un’esperiza che ha visto il mondo pubblico con quello privato, l’innovazione tecnologica con quella di processo, la capacità di rivolgersi al meglio dell’eccellenza italiana insieme al contributo di migliaia di volontari, giovani e meno giovani”.
Applicare questi criteri ad altri ambiti italiani significa dunque qualificare l’offerta per continuare ad attrarre visitatori nel nostro Paese. Il rilancio del turismo secondo Sala non deve però limitarsi alla valorizzazione dei luoghi. C’è bisogno di un fondamentale rafforzamento del sistema di offerta. “L’Italia merita quel successo popolare che si è visto in Expo – conclude Sala – L’Expo del 1906 rivelò all’Italia la sua nuova vocazione industriale. Da quello del 2015 può nascere un’esperienza capace di rispondere in modo contemporaneo alla grande ‘fame’ di Italia che percorre tutto il mondo“.