Altra tegola per il traballante governo Hollande. Sncf ha infatti ordinato i nuovi bellissimi treni pendolari da Alstom, altra socità francese, che aveva vinto un bando contro la rivale canadese Bombardier da 5 miliardi di euro. I treni ora sono quasi pronti ma…sono anche 20 centimetri di troppo in larghezza. Perciò bisognerà intervenire su oltre 1300 banchine delle stazioni francesi, spendendo una cifra non inferiore ai 50 mlioni di euro.
Il fatto, reso pubbico da un articolo del giornale satirico Le Canard enchaîné, ha scatenato l’opinione pubblica che ora chiede la testa dei responsabili. Secondo le ricosruzioni il gestore della rete ferroviaria, Réseau ferré de France (RFF), ha comunicato misure per i nuovi treni che sarebebro andati bene per le stazioni fatte o rifatte da 30 anni a questa parte. Ma, malauguratamente per loro, sulle 8.700 stazioni dell’intera rete ferroviaria francese ben 1300 sono più vecchie. Ecco quindi il patatrack.
SNCF e RFF dal canto loro hanno diffuso un comunicato dove si spiega che si era già pensato di ristrutturare le stazioni più vecchie nel 2012, in vista dell’arrivo di “nuovo materiale rotabile” con dimensioni diverse dalle attuali. Ma i primi nuovi treni arriveranno tra poco, con consegne che partiranno dalla fine di quest’anno per finire nel 2016, e questi lavori sono appena partiti.
Tra i politici Frederic Cuviller, sottosegretario ai Trasporti, punta il dito contro l’assurda “separazione a compartimenti stagni tra Sncf e Rff” mentre Segolene Royal, ministra dell’Ambiente nonché presidente del consiglio della regione Poitou-Charentes, attacca: “le regioni non pagheranno per questi errori inverosimili, che dimostrano soltanto che negli uffici a Parigi c’è gente troppo distante dalle realtà del territorio”. Chissà contro chi ce l’aveva….