Nonostante i vaccini a tappeto, Seychelles e Maldive continuano a registrare ancora un elevato numero di contagi tanto da spingere le autorità locali a pensare a nuove restrizioni.
Alle Seychelles, in particolare, secondo Ourworldindata.org la percentuale di persone che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino sfiora il 70%. i casi attivi però sono più che raddoppiati nella settimana che si è appena conclusa, arrivando a sfiorare quota 2500 (su 100mila abitanti): il 37% di questi, secondo i dati del ministero della Salute, era stato vaccinato con due dosi. Nell’arcipelago il 57% delle persone completamente vaccinate ha ricevuto il siero cinese Sinopharm, mentre i rimanenti sono stati immunizzati con il Covishield, un vaccino prodotto in India su licenza di Astrazeneca. Da parte loro, le autorità hanno deciso di introdurre una nuova serie di restrizioni sulle piccole isole tropicali, tra cui la chiusura delle scuole, la cancellazione degli eventi sportivi e il divieto di organizzare riunioni tra nuclei familiari diversi.
All’origine del malfunzionamento della campagna vaccinale ci potrebbe essere la diffusione della variante B.1.351, identificata per la prima volta in Sudafrica alla fine del 2020, e presente nell’arcipelago già a febbraio: contro questa mutazione il vaccino Astrazeneca sembrerebbe meno efficace, tanto che lo stesso Sudafrica ne ha sospeso l’uso.
Pericolo contagi anche alle Maldive, che nelle ultime settimane avevano visto un forte afflusso di ricchi turisti indiani, in fuga dal Paese piagato dalla seconda ondata. Nei primi due mesi dell’anno l’arcipelago, in particolare, ha ricevuto la visita di 44mila persone provenienti dall’India, il 50% in più rispetto all’anno scorso e il 23,3% del totale, la percentuale più alta proveniente da un solo Paese. Con ogni probabilità è questa la ragione dell’aumento dei contagi alle Maldive, dove il 35% della popolazione ha ricevuto la doppia dose di vaccino.
Ciononostante, nell’area di Greater Malè, intorno alla capitale, i casi positivi sono arrivati a rappresentare il 60% dei tamponi effettuati. il 7 maggio il governo ha decretato la chiusura di palestre e cinema e imposto un coprifuoco dalle 21 alle 4. I turisti in arrivo, inclusi coloro che sono già stati vaccinati, dovranno esibire un tampone negativo risalente a non più di quattro giorni prima della partenza.