L’ottimo andamento delle Borse d’oltreoceano e dei loro mercati di riferimento, fa sì che i colossi del web come Priceline, Expedia/Tripadvisor o Google abbiano le casse piene di liquidi. E che puntino a investirli proprio nel mondo dei viaggi. Come hanno già ampiamente fatto. Priceline ad esempio ha messo una chip da ben 500 milioni di dollari nella cinese Ctrip, acquisendone il 10%, per controbattere l’avanzata di Expedia sul grande mercato asiatico, in colloqui con la olta eLong. Ctrip controlla circa il 50% del mercato dei viaggi online e nel 2013 ha fatturato oltre 890 milioni di dollari. Ricordiamo che Priceline controlla già Booking.com e il metamotore Kayak.
Expedia, che già vanta nel suo portfolio società come Trivago, Venere o Hotels.com, con Tripadvisor sta facendo shopping, avendo comprato siti come il francese LaFourchette, specializzato in gestione delle prenotazioni di ristoranti, la community inglese TripBod e lo specialista di affitti vacanze americano Vacation Home Rentals , ed ora sta chiudendo un accordo per l’acquisizione del sito di prenotazione di attività, entrate a musei e monumenti Viator per 200 milioni di dollari.
Google, dopo le acquisizioni milionarie del passato, ha puntato invece sulla giovane Jetpac, società americana che ha sviluppato una applicazione mobile che analizza le foto caricate online per creare guide turistiche “dal basso”. App che verrà ritirata dal Google store il prossimo 15 settembre.
Tra tanti predatori anche un colosso, che fu, come preda. Stiamo parlando della creatura nata nel 1998 da Brent Hoberman e Martha Lane Fox, quella Lastminute.com comprata per 577 milioni di sterline nel 2005 da Travelocity, branch del gds Sabre che, secondo la stampa britannica, avrebbe dato mandato alla banca d’affari Houlihan Lokey di trovare un compratore per il sito in grave crisi d’identità (e di vendite).