In Sicilia cresce il turismo, ma la regione è poco competitiva. Sempre nei sogni dei molti che vorrebbero visitarla, l’isola si conferma al centro degli interessi del mercato. Come riferisce i Giornale di Sicilia, addirittura il 20% dei potenziali turisti stranieri afferma di considerarla meta di vacanza per il prossimo viaggio, mentre gli italiani potenzialmente interessati sono il 24%.
L’incremento dei turisti però non ha un riflesso proporzionale nella crescita economica del settore. Questo perché “L’incremento dei flussi turistici è trainato dai viaggiatori che soggiornano prevalentemente in alloggi in affitto – sottolinea Anthony Barbagallo, assessore regionale al Turismo -. Un turista che sceglie una casa in affitto spende oltre il 50% in meno di quello che sceglie l’albergo”. E le imprese turistiche sono poco competitive, anche sul fronte dei prezzi. “In rapporto alla qualità dell’offerta (i prezzi) risultano uno dei fattori di maggiore insoddisfazione”, aggiunge Barbagallo.
Per il turismo, il piano regionale prevede un investimento di 300 milioni di fondi europei e l’approvazione di una legge per regolare le case prese in affitto. Nei prossimi mesi si punterà molto sul piano di comunicazione, che passerà soprattutto sul web, e sono stati creati 7 nuovi loghi per i vari segmenti turistici, cultura, natura, mare, enogastronomia, congressuale, benessere, isole minori. E per destagionalizzare verrà incentivato il turismo congressuale.
Una nota positiva arriva dal comparto del turismo religioso, cresciuto negli ultimi due anni del 52%, che ha visto la creazione di 13 nuovi itinerari, tra cui la festa di Sant’Agata a Catania, il cammino di fede di Sant’Alfio, fra Messina, Taormina, Sant’Alfio, Lentini e Trecastagni. E ancora, la festa di Santa Lucia a Siracusa, il cammino di Santa Rosalia a Palermo, la festa di San Calogero ad Agrigento. Per quanto riguarda il turismo enogastronomico, altri 30 itinerari sono stati messi a punto insieme a Slow Food e tra le proposte di Barbagallo ci sono anche la Strada degli scrittori siciliani, i Percorsi delle celebrità, che toccano i luoghi visitati da personaggi come Goethe, Churchill, Gramsci e Nelson. O la Liberation Route, dedicata ai luoghi della Seconda Guerra Mondiale.