La Sicilia potrebbe diventare la quarta meta turistica d’Italia: lo dice Dario Franceschini, il ministro dei Beni culturali e del Turismo, alla chiusura agli Stati generali del Turismo che si sono svolti a Taormina. Il turismo internazionale è in crescita e “l’Italia è la prima meta dei visitatori stranieri – sostiene il ministro -. Bisogna puntare su un turismo intelligente, colto, che spende e rispetta l’ambiente. E occorre lavorare perché non siano solo le grandi capitale dell’arte, Roma, Venezia, Firenze, ma tutto il Paese a intercettare questo flusso. In particolare la Sicilia è uno scrigno di tesori ed è oggi in condizione di avere una grande crescita”.
Nel 2017, aggiunge Franceschini, “verrà organizzato in Sicilia un grande evento sul turismo sostenibile”. Alla presenza del sindaco Enzo Bianco, Franceschini ha promosso la candidatura di Catania a capitale europea della cultura 2020.
Per valorizzare il sistema Sicilia è necessario però creare un Tavolo comune tra le istituzioni e l’imprenditoria, sbloccare i finanziamenti comunitari e studiare e ampliare l’offerta del settore enoturistico al fine di ottenere un riscontro sulla domanda, in modo da effettuare investimenti mirati che abbiano prospettive nel lungo periodo.
Per quanto invece riguarda il piano strategico del turismo, si tratta di un progetto che ricalcherà quello del Governo a livello nazionale, spiega l’assessore regionale al turismo Anthony Barbagallo. “Entro la fine dell’anno sarà presentata la legge sul turismo per regolamentare il settore, distinguendo tra strutture alberghiere ed extra alberghiere”, aggiunge Barbagallo.
Ulteriore obiettivo, abbattere il costo dei collegamenti aerei verso la Sicilia, “perché è impensabile che i siciliani che vivono all’estero o al Nord per lavoro debbano pagare cifre stratosferiche per tornare in Sicilia durante le festività e non solo”, evidenzia l’assessore.