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Sindaco di Venezia: no al ticket, sì a soluzioni per contingentare i turistiERT

Venezia

Il sindaco di Venezia dice no al ticket per i turisti. “Siamo contro i ticket – dichiara infatti Luigi Brugnaro -. Sì, invece, a una serie di azioni per contingentare i flussi turistici ma solo nelle giornate da bollino nero”. Venezia si appresta perciò ad approvare una serie di delibere operative, “sulla base di quella quadro che abbiamo predisposto – spiega il sindaco -. Stiamo ragionando su una serie di carte dei servizi altamente consigliate a chi intende entrare in città, come per esempio tessere della durata di 24 ore che prevedono tutta una serie di agevolazioni nel caso in cui prenoti in anticipo o paghi. Questo – continua il sindaco – per registrare chi raggiunge il centro storico o anche la terraferma. Se sappiamo chi sei agevoli i controlli, perché potresti essere anche una persona non gradita”.

La parola chiave per risolvere il problema dei flussi a Venezia, secondo Brugnaro non deve essere ticket, ma ‘prenotazione‘. Anzi, ancora meglio, ‘registrazione’. Che consentirebbe di risolvere a un tempo la questione relativa alla gestione dei flussi e quella della sicurezza, e permetterebbe di monitorare gli arrivi in città.

“Stiamo pensando a una carta dei servizi, come quelli igienici, o il biglietto unico di trasporto, per chi vuole entrare in città. E sulle registrazioni, chiederemo anche chi viene a stare in una casa, a Venezia o a Mestre, di dirci chi è, per evitare persone sgradite”, aggiunge il sindaco. No al ticket e sì a un conta persone informatico e ai tornelli. E poi sì ad allargare i percorsi turistici includendo altre zone dell’area metropolitana. Questo per alleggerire la pressione turistica sulla città storica. E contro il degrado Brugnaro assicura: “stiamo assumendo oltre a settanta uomini per la polizia locale, anche cento ‘vigili stagionali’. Ogni estate per quattro anni, lavoreranno quattro mesi d’estate per rinforzare i controlli”. Intanto, apre la prima stop area ai Giardini Napoleonici a Castello. La prima struttura per consumare un pranzo al sacco a Venezia senza incorrere in sanzioni.