Nel 2019 tutti gli aerei saranno connessi a Internet. Secondo la previsione della Airline trends survey 2016 di Sita entro tre anni due compagnie aeree su tre offriranno ai passeggeri la connessione Wi-Fi. In realtà questo già accade, ma solo per il 37 % delle aziende del trasporto aereo, al costo medio di 9 euro all’ora e con una scarsa qualità della conessione.
I vettori stanno investendo per migliorare l’esperienza degli utenti durante il viaggio e come scrive La Stampa non è difficile immaginare che sui voli di domani la navigazione Web sarà migliore e più veloce, illimitata o quasi, inclusa nel prezzo del biglietto o a tariffe decisamente inferiori.
E non è tutto. “Le compagnie offriranno intrattenimento direttamente attraverso gli smartphone o i tablet dei viaggiatori”, riporta la ricerca, che prevde anche la messa a punto di un servizio di streaming per il 70 % dei vettori nell’arco dei prossimi 36 mesi.
Essere connessi a migliaia di metri di altezza però può essere un problema per la cybersicurezza. Un rapporto del Government Accountability Office americano (Gao) dell’anno scorso ha denunciato che i sistemi Wi-Fi già presenti a bordo dei jet più moderni sarebbero vulnerabili agli attacchi degli hacker. Violando i sistemi Internet un criminale esperto potrebbe assumere il controllo dell’aereo e provocare un attacco terroristico. Quindi il 90 % delle compagnie nel prossimo triennio ha in programma anche di stanziare denaro per la gestione dei rischi informatici… connessi.