Slovenia, turismo al fronte

Il fiume Isonzo (Soca).

Sono passati cent’anni dalle prime, terribili battaglie che si svolsero sul Fronte dell’Isonzo durante Prima guerra mondiale. Nel 2015 accanto a centri termali all’avanguardia, mare, montagna, storia e natura la Slovenia dunque sarà impegnata in un progetto transfrontaliero (insieme alla regione Friuli Venezia Giulia) per promuove i luoghi segnati dalla Grande guerra. I pacchetti turistici (di t.o. sloveni ed italiani) accompagnano alla scoperta di un territorio che va dalle Alpi Giulie all’Adriatico estremamente variegato. Nel panorama naturale mozzafiato offerto dalla zona delle Alpi Giulie e della Valle dell’Isonzo, si andrà alla scoperta dei musei all’aperto, delle trincee, delle fortificazioni e delle caverne e si visiteranno i monumenti commemorativi e i cimiteri militari, che rivelanò il ricchissimo patrimonio naturale e culturale della zona di confine.

Anche quest’anno secondo l’Ente per il Turismo Sloveno l’Italia resta il più importante mercato estero, e ha anzi aumentato la sue presenza con il circa 11% in più di arrivi e l’8% in più di pernottamenti rispetto ai primi otto mesi del 2013. I dati (ancora non ufficiali) di agosto mostrano che nei primi otto mesi la Slovenia ha registrato un aumento del 3% di arrivi generali rispetto all’agosto del 2013. Il numero di pernottamenti invece è un po’ calato (meno 1%) rispetto al 2013.