Segnali positivi per il turismo italiano a Pasqua: lo confermano 150 tour operator internazionali provenienti da 26 mercati intervistati (prima dei fatti di Bruxelles, ndr) dall’Enit. A fare da traino i turisti europei, in particolare svizzeri, dai Paesi Bassi, Regno Unito, Francia e Repubblica Ceca, ma anche Germania, Austria, Spagna, Portogallo e Ungheria. Che però prenotano sempre più sotto data, mediamente si fermano meno e prestano maggiore attenzione al rapporto qualità-prezzo. Ma, complice l’incremento di offerte aeree low cost sempre più competitive, alle vacanze in Italia non rinunciano.
Come riferisce Ansa, un po’ diversa è la situazione sui cosiddetti mercati Bric (Brasile-Russia-India-Cina): anche se negli ultimi anni hanno visto crescere i flussi turistici con percentuali a doppia cifra, ora per diversi motivi interni i flussi hanno incrementi più contenuti.
In ogni caso nel periodo pasquale le destinazioni culturali rimangono le più gettonate, e non solo le ‘classiche’ Roma, Firenze e Venezia. Il turismo religioso, per l’effetto Giubileo, costituisce poi un’ulteriore motivazione al viaggio. Ma le scelte dei turisti stranieri privilegiano anche i Laghi del Nord Italia e le località balneari dell’Adriatico, le mete turistiche del Sud e delle Isole con buone prospettive per Sardegna, Sicilia, Campania e Puglia.
“Questi trend positivi ci confortano e ci stimolano sul lavoro che stiamo portando avanti in Enit – commenta Fabio Lazzerini, Consigliere Enit- dove stiamo rimettendo in discussione un po’ tutto, semplificando strutture e procedure per ripartire verso i mercati con meno zavorre”.